Il progetto per la realizzazione di un parcheggio multipiano in via Capruzzi, a Bari, scatena le polemiche tra i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. Si tratta di un parcheggio di nove piani con attività commerciali, spazi per uffici (di cui 300 mq da cedere al Comune che li utilizzerà per spostare gli uffici attualmente in affitto con un risparmio di quasi un milione di euro) e una galleria di accesso al sottovia.
Il numero di posti auto (coperti e scoperti) con vincolo di pertinenzialità alle residenze limitrofe è di 228 unità. L’idea risale al 2014, quando il primo via libera fu dato dall’allora sindaco Michele Emiliano e dal Consiglio comunale con relative varianti approvate. In cinque anni però non c’è stata alcuna novità.
A far indignare Elisabetta Pani è il nuovo progetto che prevede “sostanziali differenze rispetto a quello precedentemente approvato: sono cambiate le tipologie di parcheggi da pubblici a privati, è diminuito il verde pubblico da realizzare e, soprattutto, dalla lettura dei documenti, emergono criticità preoccupanti riguardo la pericolosità idraulica non opportunamente affrontata dai progettisti e sottovalutata anche dalla Giunta in sede di approvazione”.
L’area ricade anche in parte in una zona che era riservata a “verde di quartiere” di difficile realizzazione a causa delle condizioni di abbandono. La variante era stata già accordata, ma i lavori non sono mai partiti, nonostante il vincolo di 18 mesi. Per questo motivo tutte le procedure dovranno essere ripetute.
Nella missiva M5s si fa rifermento al D.G.R. n. 851/2013, “ovvero il passaggio indiscriminato da parcheggi pubblici a rotazione pertinenziali a parcheggi privati pertinenziali , la cui vendita è prevista alla cifra di 35.000 euro cadauno. La vendita ad un privato residente – aggiunge Pani – nella zona di pertinenzialità non esclude affatto l’utilizzo del box da parte di affittuari o eventuali nuovi acquirenti non residenti allontanandosi enormemente dalle intenzioni di questa amministrazione che dovrebbe garantire parcheggi pubblici per i residenti e rendere sempre meno intenso il traffico di macchine di non residenti verso il centro città”.
“Parcheggi da pubblici a privati, verde sottratto alla città, rischio idraulico e tanto, tanto cemento. Un grande classico nascosto dietro la parola pertinenzialità”, conclude la consigliera comunale M5s.