«In questo momento il mio dovere di presidente della Regione Puglia è di ricandidarmi, di proseguire il lavoro, perché ho la responsabilità di questa comunità e di tanti anni di lavoro nei quali il centrosinistra, da essere quasi nulla, è diventato il riferimento del grande cambiamento di questa regione. Io a questo ruolo non posso abdicare davanti a niente». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, rispondendo alle domande dei cronisti sullo slittamento al 2020 delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza in vista delle elezioni regionali della prossima primavera.
«Abbiamo fatto in passato lotte incredibili per fare le primarie e adesso sembra che in realtà non le voglia fare più nessuno», ha aggiunto Emiliano, ironizzando sul fatto che «le primarie post Epifania sono sicuramente divertenti quanto quelle pre-natalizie e quindi andiamo avanti, nel senso che io ho tanto affetto e tanto amore per tutta questa comunità che da tanti anni in qualche maniera servo, in particolare quella così creativa e così sempre in agitazione del centrosinistra». «Qualcuno pensa di essere sempre all’opposizione di se stesso, questa è spesso la concezione della sinistra che prevale, ma si devono rassegnare – ha detto ancora – noi governiamo questa regione bene da tanti anni. Escluso Foggia, governiamo in tutte le città della Puglia e non era mai successo prima. Siamo un modello di successo per tutta l’Italia e se ne dovrà convincere anche il centrosinistra pugliese».
«Dopo 16 anni di lavoro politico, prima da sindaco e poi da presidente della Regione, capisco che qualcuno sia un po’ alle strette dal punto di vista della sopportazione. Chiedo scusa a queste persone – ha concluso – e in questi prossimi cinque anni se vinceremo le elezioni, e io sono convinto che le vinceremo, spero che il centrosinistra riesca a preparare la mia successione perché in questo momento è abbastanza complicata, altrimenti avrei volentieri passato la mano».