Disordini al corteo dei pescatori in corso questa mattina a Bari. Il corteo doveva sfilare dal molo San Nicola fino alla Capitaneria di porto ma ha proseguito e ha cercato di entrare nel porto. Qui i pescatori, che protestano contro la normativa europea (che prevede restrizioni sulla pesca come ad esempio il divieto di pescare pesci di piccola taglia) e il caro carburante, sono stati fermati dalla polizia in tenuta anti sommossa. Qualcuno ha lanciato una bomba carta: ferito un agente di polizia. Anche un secondo agente ha riportato danni lievi. Durante il corteo sono stati accesi fumogeni.
Interdetti gli accessi al porto per evitare incursioni, anche il lungomare è chiuso al traffico. Chiusi i cancelli anche dei park and ride: persone bloccate all’interno in auto.
I pescatori hanno raggiunto il varco della Vittoria, che come detto è stato chiuso per evitare incursioni. Qui i pescatori si sono seduti davanti al varco.
“Noi siamo tutti i pescatori, nessuno è ladro. Andiamo in mare per guadagnarci il pane – spiegano i pescatori – Ci devono aiutare. Se la legge non viene revisionata lo Stato ci deve pagare fin quando il pesce non cresce. Noi da soli non possiamo farcela. Se entro stasera nessuno ci risponde, noi andiamo a Roma. Qui non siamo venuti per fare del male, vogliamo solo lavorare. C’è gente ferma da settimane”.
Il gruppo di manifestanti si è poi diviso per presidiare due accessi al porto. Disagi al traffico nel rione Libertà e Murat a causa della chiusura del lungomare.