Materiali edili accatastati al suolo, macchinari fermi e operai presenti a intermittenza. A tre anni di distanza i lavori nella zona del Pirp di San Marcello, a Bari, continuano a creare disagi alla vita quotidiana dei residenti.
In particolare, l’immobile destinato ad edilizia residenziale pubblica (una palazzina per otto alloggi) attende da un anno l’assegnazione e lo sgombero di impalcatone e recinzioni. A rallentare lo smantellamento di una parte del cantiere Pirp è un ulteriore intervento collaterale di restyling con il rifacimento del marciapiede e delle aiuole circostanti. Di pari passo ai ritardi e alle lungaggini burocratiche cresce la rabbia dei cittadini del quartiere: “Il degrado è sotto gli occhi di tutti ma nessuno interviene. Nei terreni incolti proliferano insetti e topi”.
L’assessore Giuseppe Galasso, già dallo scorso aprile, ha chiesto la collaborazione dei residenti invitandoli a pazientare. “San Marcello cambierà volto, si tratta di un intervento massiccio che verrà fatto a blocchi”, spiega Galasso.
L’intero programma, per il quale sono stati stanziati 22 milioni di euro da Comune e Regione, prevede nel dettaglio la realizzazione di 8 alloggi di edilizia residenziale pubblica e 2 locali a piano terra, per un importo di 493mila euro; la realizzazione della sede del II Municipio con archivi e parcheggi interrati, al costo di 3 milioni di euro; la sistemazione del villaggio Re David con verde, parcheggi, campo sportivo, per un importo di un milione e 200mila euro; la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale libera su via Fanelli e via Omodeo per un totale di 9 milioni di euro ed ancora il ripristino delle facciate delle case popolari, la riqualificazione di Villa Giustiniani, la realizzazione di due rotatorie, all’incrocio tra via Fanelli e via Orabona e lungo via Omodeo.