Si chiama “Passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati” ed è un documento che fornisce una valutazione dei titoli di istruzione superiore ottenuti nel Paese di provenienza (anche in assenza di documentazione originale), consentendo l’ammissione a ulteriori studi nelle università dei Paesi di arrivo e agevolando il processo di integrazione e di occupazione dei beneficiari di asilo politico o protezione internazionale.
I valutatori del Consiglio di Europa e il Cimea hanno scelto l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, attraverso il Centro per l’Apprendimento Permanente C.A.P., per offrire direttamente una chance di riconoscimento delle qualifiche e dei titoli di studio ottenuti precedentemente all’arrivo in Italia, anche in caso di scarsa o di assenza di documentazione ed è questa la novità assoluta per il nostro Ateneo. Il passaporto EQPR (European Qualifications Passport for Refugees) potrà essere utilizzato dai rifugiati anche in altri Paesi Europei e potrà essere rilasciato anche per titoli di istruzione secondaria, diventando quindi utilissimo per l’accesso all’istruzione accademica.
Due i requisiti indispensabili per la partecipazione al progetto basato sul riconoscimento della Convenzione di Lisbona del Consiglio d’Europa: lo status dei candidati (priorità a coloro che sono già in possesso dell’asilo politico o della protezione internazionale mentre per coloro che hanno ottenuto la protezione umanitaria o sono richiedenti asilo sarà comunque possibile compilare il questionario e, in base alle adesioni ricevute, essere ricontattati) e l’aver conseguito almeno un titolo finale di scuola secondaria superiore che consenta l’accesso all’istruzione accademica nel Paese in cui il titolo è stato ottenuto.
Sulla base della documentazione disponibile e di un colloquio strutturato, nella settimana dal 18 al 22 novembre 2019, il candidato ammesso riceverà una valutazione dei titoli di istruzione superiore, dell’esperienza di lavoro pregressa e delle competenze linguistiche dal Consiglio d’Europa, dal Cimea e dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari, prof. Stefano Bronzini.
Per partecipare è necessario compilare un questionario prodotto dal Consiglio d’Europa in lingua inglese, francese o araba, produrre i documenti identificativi che attestano lo status di rifugiato e fornire copia dei documenti degli studi nel proprio Paese.
Per ogni informazione (consultare anche https://www.coe.int/en/web/education/recognition-of-refugees-qualifications) e ricevere il questionario in lingua madre, scrivere a eventi.cap@uniba.it.
Il questionario va richiesto entro il 10 ottobre. Una volta completato, va inoltrato con la documentazione necessaria a: l.brambillapisoni@cimea.it (e in copia a eventi.cap@uniba.it).
La scadenza per inviare il questionario compilato al Cimea è il 18 ottobre 2019.