I militari della Guardi di Finanza di Altamura hanno concluso un’operazione di servizio a contrasto del contrabbando di prodotti petroliferi, sottoponendo a sequestro circa 10.000 litri di gasolio agricolo, 2 serbatoi fuori terra, 2 impianti di erogazione e denunciando all’Autorità Giudiziaria 1 soggetto residente ad Altamura (Bari).
In particolare, le Fiamme Gialle altamurane hanno eseguito un controllo presso una società, esercente l’attività di “trasporto di merci su strada”, accertando la presenza di 2 impianti di erogazione di carburante composti da 2 cisterne – di capacità complessiva di 8.000 litri, con sistema di pompaggio e munite di conta litri e pistole erogatrici – contenenti gasolio avente colorazione “verde alzarina” (dovuta al tracciante denaturante utilizzato per distinguere il gasolio agevolato per agricoltura e pesca da quello destinato all’autotrazione).
I militari operanti hanno, quindi, richiesto la documentazione amministrativo-contabile legittimante il possesso del prodotto petrolifero al titolare dell’impresa il quale, però, non è stato in grado di giustificare la disponibilità del carburante utilizzato dalla società per l’autotrazione.
I finanzieri – riscontrata l’illecita provenienza del gasolio – hanno proceduto a deferire alla competente Autorità Giudiziaria il titolare della società per i reati di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici (sanzionato con la reclusione fino a 3 anni) e di ricettazione (punito con la reclusione fino a 8 anni), nonché al sequestro di 8.000 litri di gasolio agricolo, che sono stati affidati in giudiziale custodia alla parte. Infatti, solo il gasolio acquistato nell’esercizio delle attività agricole, orticole, silvicolturali, floricole, di allevamento e di itticoltura che prevedono l’utilizzo di macchinari è destinatario – rispetto a quello utilizzato per autotrazione – di una particolare agevolazione consistente in una riduzione dell’accisa e dell’I.V.A. (quest’ultima dovuta nella misura del 10% anziché del 22%), che consente di beneficiare di un prezzo finale di vendita del gasolio agricolo mediamente più basso di 0,50 euro al litro rispetto a quello per autotrazione.
Ciononostante a distanza di due mesi dal sequestro, nell’ambito di un controllo volto a verificare l’integrità dei sigilli apposti alle cisterne di gasolio, una pattuglia ha constatato la violazione degli stessi nonché la sottrazione del prodotto petrolifero precedentemente cautelato e ha rinvenuto ulteriori 1.450 litri di gasolio agricolo di contrabbando. Di conseguenza, i militari hanno sottoposto a sequestro l’ulteriore prodotto petrolifero illecitamente detenuto e denunciato, nuovamente, il titolare dell’impresa per i reati di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici, ricettazione, violazione di sigilli e sottrazione di cose sottoposte a sequestro.
Complessivamente, dall’inizio dell’anno, sono oltre 34.200 i litri di gasolio di contrabbando sequestrati dalle Fiamme Gialle di Altamura per un valore commerciale di oltre 37.600 euro e sono 8 i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria, individuati quali responsabili dei traffici illeciti.
Continua, dunque, incessante l’attività di controllo economico del territorio da parte del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari per contrastare anche il diffuso fenomeno del commercio di prodotti petroliferi di contrabbando e/o in evasione d’imposta, che determina gravi ricadute negative sia per l’Erario, sia per gli imprenditori onesti che operano lealmente sul mercato rispettando le regole.