Sono cominciate le attività di “Social Pet Lab”, il progetto curato dalla cooperativa sociale AIPET, rivolto a minori dai 5 ai 12 anni provenienti da contesti fragili e finanziato dall’assessorato al Welfare attraverso i proventi del 5×1000. Si tratta di un’iniziativa che mira a coinvolgere i bambini in attività e laboratori svolti con l’ausilio di animali. Diverse le attività previste fino a fine novembre, ciascuna strutturata a seconda dei partecipanti: laboratori ludico-ricreativi per minori tenuti da “tutor” coetanei, interventi educativo-terapeutici specifici realizzati con figure professionali qualificate, attività sportivo-dilettantistiche e uno sportello di ascolto e sostegno psicologico per il benessere psico-fisico dei minori e delle famiglie coinvolte.
Obiettivo principale delle azioni progettuali è quello di contrastare il fenomeno dell’esclusione sociale consentendo ai minori di acquisire competenze e abilità attraverso interventi pensati e strutturati sul rapporto uomo-animale in modo da stimolare la partecipazione degli utenti e coinvolgere, di conseguenza, anche le famiglie, gli insegnanti e chi si occupa della vita dei minori.
“È ormai un fatto riconosciuto che il rapporto con gli animali rappresenta una dimensione utile a lavorare sul profilo emozionale, sul potenziamento dell’empatia e sul rispetto dei ruoli già a partire dalla più tenera età – commenta l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Con questo progetto l’Aipet propone a bambini e preadolescenti un percorso di apprendimento e di conoscenza che passa per l’avvicinamento e il contatto diretto con diversi animali con l’obiettivo di contribuire all’equilibrio emotivo dei minori coinvolti e all’accrescimento della fiducia reciproca dei partecipanti. Con l’impiego delle risorse del 5×1000 stiamo riuscendo a sostenere interventi di qualità promossi da diversi soggetti attivi sul territorio comunale, offrendo ai partecipanti – minori, anziani e persone fragili – esperienze innovative che si aggiungono a quelle dei servizi strutturati del welfare e che valorizzano competenze e abilità di ciascuno”.
Il metodo di lavoro si fonda su tre livelli progressivi della relazione tra uomo e animale:
- attività referenziale in cui l’animale diventa soggetto dell’attenzione senza il coinvolgimento fisico effettivo dello stesso (come ad esempio le letture con l’animale);
- attività di osservazione durante le quali l’animale è presente ma senza un’interazione diretta con esso (l’attività si limita all’osservazione);
- attività di approccio e incontro con l’animale: contatto fisico, gioco, interazione guidata, esercizi e cura.
Il progetto, inoltre, prevede tre laboratori:
- 1) Amici speciali: tutti i mercoledì, dalle ore 17.30 alle 19.30, nell’Istituto salesiano Redentore, nel quartiere Libertà
- 2) Emozioni a 6 zampe: tutti i venerdì, dalle ore 16 alle 18, presso il centro di psicologia “Tree of Life”, nel quartiere Poggiofranco
- 3) In sella alla vita: due lunedì al mese, dalle ore 15 alle 16.30, presso il Circolo barese di equitazione, a Mungivacca.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la cooperativa sociale “Il Sogno di Don Bosco”, il centro di psicologia “Tree of Life”, l’associazione “Albatros”, il Circolo barese di equitazione e il 27° Circolo didattico Bari-Palese.