Proteste questa sera alla festa dell’Unità a Taranto. Una decina di manifestanti con cartelloni e slogan ha attaccato il governatore Michele Emiliano, chiedendo a gran voce la chiusura dell’Ilva. Il governatore, a conclusione, ha a sua volta scritto un duro post contro i manifestanti.
“Alla festa dell’Unità di Taranto – scrive Emiliano – un manipolo di non più di dieci esponenti del Liberi e Pensanti – movimento politico che propugnava come unico punto politico la chiusura dell’Ilva- ha provocato e disturbato il dibattito tra i sindaci e i rappresentanti istituzionali presenti impedendo di fatto una normale prosecuzione di una manifestazione democratica
Solo nelle fasi di ascesa del fascismo e del nazismo in Europa si sono verificati fatti di questo tipo.
Pochi facinorosi con la scusa della tutela dell’ambiente e della salute hanno insultato e provocato per un’ora intera un’intera comunità politica senza che le Forze dell’Ordine fossero in grado di far cessare la loro attività di disturbo che non era connessa ad alcun evento in corso, ma aveva solo l’intento di intimidire il Presidente della Regione, il sindaco di Bari, il sindaco di Brindisi, il sindaco di Statte e il Segretario Provinciale del PD ed in definitiva l’intero Partito Democratico per impedirgli di svolgere serenamente i dibattiti della sua Festa.
Mi auguro che il Prefetto di Taranto e il Questore di Taranto si adoperino al più presto per identificare gli autori di questa violenza verbale e che impediscano in futuro che fatti del genere possano ripetersi.
Non possiamo tollerare come istituzioni e come esponenti del PD che una festa di partito sia impedita da disturbatori che ci hanno negato la possibilità di girare per gli stand e di salutare i tanti volontari e militanti che stanno animando la Festa dell’Unità di Taranto.
Ringrazio tutti i militanti del PD che pur essendo in schiacciante maggioranza, nonostante le provocazioni non hanno reagito.
La democrazia a Taranto va garantita.
Per questo chiederò ai Parlamentari del territorio di interrogare il Ministro dell’Interno su quanto accaduto.
Ricordo a tutti che non ci fermerete con la violenza e la prevaricazione”.