Dodici tra sindaci e vice sindaci delle città metropolitane italiane si sono incontrati questa mattina nella sala giunta dell’ex palazzo della Provincia, sul lungomare di Bari. Al centro del tavolo ci sono alcune richieste rivolte al governo M5s e Pd sulla riforma degli enti locali, il tema delle autonomie, gestione rifiuti, ambiente, contrasto alla povertà. E il rifinanziamento di manovre comunitarie come il Pom metro.
Il sindaco del capoluogo pugliese, e presidente Anci, Antonio Decaro ha accolto Virginia Raggi (Roma), Chiara Appendino (Torino), Leoluca Orlando (Palermo), Luigi Brugnaro (Venezia), Virginio Merola (Bologna), Paolo Truzzu (Cagliari), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), la vicesindaca metropolitana di Milano, Arianna Censi e il vicesindaco metropolitano di Genova, Carlo Bagnasco. A presiedere i lavori è stato il coordinatore dei sindaci metropolitani e sindaco di Firenze, Dario Nardella, alla presenza del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Assenti i portavoce di Napoli, Messina e Catania.
“Vogliamo ragionare del futuro del paese – ha commentato Decaro -, rappresentiamo una comunità enorme. L’Anci rappresenta 8mila sindaci senza divisioni ideologiche, il rapporto col nuovo governo non cambia”.
“Ci sono città con problemi economici importanti, le promesse non bastano”, ha detto il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro. “Sono convinta che ci saranno delle ricadute positive in sintonia col governo”, ha aggiunto Raggi. “E’ difficile immaginare questa città, soprattutto la zona storica, come un luogo pericoloso. Il sud cambia”, ha concluso Appendino.