Niente priorità per le donne in stato di gravidanza, al Cup del Di Venere devono fare la fila e attendere come qualsiasi altro utente. A denunciarlo è un lettore che questa mattina si è presentato con la moglie, al nono mese di gravidanza, per prenotare alcuni esami di routine.
“La mia compagna – ci racconta – al nono mese, consigliata dal ginecologo a limitare le uscite di casa, secondo l’ospedale può fare due ore di coda per pagare la prestazione medica. Sono allibito da tutto ciò e come me tanti altri pazienti che erano in fila nelle stesse condizioni”.
L’uomo ha provato a chiedere spiegazioni al personale presente, questa la risposta ricevuta: “Mi hanno detto che non ci sono leggi che obbligano a dare la priorità alle donne in gravidanza e che, quindi, avrei dovuto sperare nel buon senso degli altri utenti presenti. Avrei dovuto chiedere il favore a circa cento persone presenti”.
In altri ospedali di Bari la priorità ad alcune categorie, come donne in stato di gravidanza e disabili, viene garantita: funziona così, ad esempio, al Policlinico ma non solo.