La Saicaf Spa replica alle notizie diffuse dai sindacati sulla chiusura dello storico stabilimento di via Amendola, a Bari, spiegando che si tratta di una “importante operazione immobiliare” e assicurando che l’attività proseguirà e che il possibile licenziamento riguarderà “pochissime unità – si legge in una nota – per le quali l’azienda ha già da tempo avviato con le organizzazioni sindacali un percorso teso ad individuare ogni possibile soluzione per attenuare le conseguenze sul piano sociale”.
“Saicaf – commenta il oresidente del Consiglio di Amministrazione, Antonio Lorusso – è una azienda leader nel settore del caffè ed ha avviato un percorso di riorganizzazione teso a potenziare la propria presenza sul territorio nazionale ed estero. L’azienda sta trasferendo la propria sede in una nuova location, in via Oberdan, e contemporaneamente riorganizzando l’attività produttiva avendo individuato dei siti produttivi di primaria importanza. In questa ottica, l’azienda ha colto una opportunità, dismettendo lo storico stabilimento produttivo di via Amendola, portando a termine una importante operazione immobiliare, che consente alla società di superare i vincoli a cui l’opificio era costretto per la sua posizione ormai centrale nella città. L’attività aziendale è in piena continuità ed il percorso organizzativo interesserà pochissime unità per le quali l’azienda ha già da tempo avviato con le organizzazioni sindacali un percorso teso ad individuare ogni possibile soluzione per attenuare le conseguenze sul piano sociale. Alla luce di tutto quanto esposto, spiace constatare l’iniziativa presa dalle stesse organizzazioni sindacali di diffondere notizie non vere e non rispettose degli sforzi fin qui da tutti profusi”.
Arrabbiati con i sindacati anche i 40 dipendenti che hanno annunciato che non aderiranno a nessuno sciopero indetto.