Negli archivi della nuova sede della giustizia penale barese ci sono «guano e topi tra i fascicoli». E’ una delle 15 criticità, oltre a quelle sugli spazi insufficienti e sulla sicurezza, elencate in un documento diffuso dalla Giunta distrettuale dell’Anm sull’ex Torre Telecom in via Dioguardi, in cui sono stati trasferiti Tribunale e Procura.
I magistrati esprimono «viva preoccupazione per le ricadute sulla attività giudiziaria» ed evidenziano «la indiscutibile transitorietà» della sede, invitando «le autorità competenti ad accelerare le procedure» per «un polo unico della giustizia da realizzare e consegnare alla cittadinanza nel volgere di pochi mesi». Nel documento è spiegato che «le camere di sicurezza sono del tutto incomplete» e «gli archivi sono allocati in locali ancora fatiscenti, infestati da zanzare, con tubature (anche quella della fogna) a vista, e con una perdita già in atto.
Inoltre, quello corrente non ha alcuna areazione e quello storico è collocato nei pressi di un ingresso chiuso solo da una grata» dove «accedono uccelli (come reso evidente dalla presenza di guano) e topi». I magistrati evidenziano poi che «solo 6 delle 13 aule di udienza sono state dotate di celle per i detenuti e altre 5 sono in fase di allestimento», e che «all’interno delle celle non è stata prevista la collocazione di un microfono per interloquire con il giudice, ma solo di un citofono per le comunicazioni con il difensore».