Un sollecito per ottenere informazioni sull’eventuale «procedimento amministrativo» per la «revoca in autotutela del permesso di costruire rilasciato» nel maggio 2019 alla società Serim per la riqualificazione di trulli da destinare a resort nell’area di Costa Ripagnola, è stato inviato al Comune di Polignano a Mare dal Comitato “I Pastori della Costa – Parco subito”.
L’istanza per la revoca era stata presentata il 13 luglio ma, dopo quasi 2 mesi, il Comitato non ha ricevuto risposta. Per questo – tramite l’avvocato Ascanio Amenduni – Caterina Bianco e Domenico Lomelo, che hanno anche presentato nelle scorse settimane una denuncia alla Procura dando avvio a una indagine penale, tornano a chiedere risposte. «Rappresentiamo la comune aspirazione, quali cittadini e quali esponenti del mondo associativo ambientalista – dicono – di ottenere l’apertura d’un procedimento finalizzato alla verifica dei presupposti della revoca in autotutela del permesso di costruire relativo ai trulli di Costa Ripagnola. Siamo sorpresi della mancata risposta, anche perché è lo stesso sindaco di Polignano che lamenta, dal suo canto, di non essere ascoltato dalle istituzioni regionali. Sorprende – aggiungono – che chi lamenta di sentirsi escluso dal dialogo istituzionale non sia inclusivo con chi lo ha sollecitato a dare corso, o per lo meno risposta, alle istanze partecipative previste dalla Legge sulla trasparenza, e dallo Statuto del Comune di Polignano. Chiediamo a Domenico Vitto (sindaco di Polignano, ndr) la stessa attenzione, verso le nostre istanze, che lui chiede al presidente della Regione, Michele Emiliano. Quanto meno ci scriva che l’Amministrazione non intende aprire alcun procedimento. Ma è così convinto che non ce ne siano i presupposti?» chiedono Bianco e Lomelo, rilevando i «possibili vizi procedimentali» contenuti nella recente relazione del dirigente regionale Valenzano e «i lavori in corso di Riesame della Commissione per la Via».