Avrebbe manomesso il cronotachigrafo del suo autocarro che, al momento dell’incidente, risultava fermo e con il conducente in pausa. La Polizia Stradale ha denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti e sanzionato il camionista che, venerdì pomeriggio, ha provocato un tamponamento a catena sulla A13 Sud, nel Bolognese.
Nell’incidente era rimasta gravemente ferita un’intera famiglia: i genitori e le due figlie piccole (una neonata e una bimba di 4 anni), originari del Napoletano. A finire nei guai è stato un 66enne di Putignano (Bari), che era alla guida del mezzo pesante per conto di una ditta del Barese. Sono stati gli agenti della Polstrada di Altedo, durante i rilievi svolti dopo l’incidente, ad accorgersi che c’era qualcosa di anomalo nella strumentazione dell’autocarro. Il cronotachigrafo era stato alterato con una calamita posizionata sul bulbo installato sulla scatola del cambio: un espediente che consentiva di barare su velocità e tempi di guida registrati. Il mezzo infatti risultava fermo all’orario in cui si è verificato il tamponamento.
La calamita ha l’ulteriore effetto di disattivare l’abs, rendendo molto più pericoloso il mezzo. Anche per questo è scattata per l’uomo anche la denuncia penale, che si aggiunge a una serie di sanzioni per circa 1.700 euro e al ritiro della patente. Multe per un migliaio di euro sono state elevate anche ai responsabili della ditta per la quale l’uomo lavora, per non avere vigilato sull’operato del dipendente. L’incidente era avvenuto perché l’autista dell’autocarro si era probabilmente accorto troppo tardi di alcuni rallentamenti e, nonostante la frenata, aveva tamponato l’auto dove viaggiava la famiglia, facendola capovolgere nel fosso al lato della carreggiata. Il padre e una delle bimbe erano rimasti feriti in modo serio, mentre la madre e la sorellina avevano riportato ferite di media gravità.