Contro la Sicula Leonzio la fortuna ha aiutato un pessimo Bari, oggi senza la dea bendata al suo fianco i biancorossi naufragano in casa contro una Viterbese con un paio di elementi di spicco, ma nel complesso nulla di trascendentale.
La differenza, però, la fa come le due squadre stanno in campo: il Bari, come spesso accade, con poche e confuse idee; gli ospiti, invece, sanno sempre cosa fare. Difesa da film dell’horror, attacco evanescente e prevedibile: la trasferta in Sicilia aveva dato un indizio, oggi è arrivata la prova, questo Bari tatticamente non c’è. Altrimenti, si dovrebbe pensare che la rosa costruita è sopravvalutata, ma non pare essere così a sentire le parole dello stesso mister Cornacchini, assolutamente soddisfatto dei calciatori a disposizione per centrare l’obiettivo della promozione in B.
Il copione va avanti ormai da un anno, anche la passata stagione il Bari, almeno da dicembre in poi, non ha mai brillato. Ci permettiamo una sottolineatura: se l’allenatore, durante una conferenza stampa, sostiene che è preferibile vincere anziché giocare bene, c’è qualcosa che non va. Si costruisce una mentalità perdente, perché se giochi male alla lunga non puoi che uscire sconfitto. In Sicilia è andata in scena solo l’eccezione che conferma la regola, oggi il Bari è stato giustamente punito.
Ma al di là del risultato, mister la piazza di Bari merita ben altro spettacolo. Solo così potranno aumenatre gli abbonamento sottoscritti.