Daniele De Palma, volontario di 17 anni barese, ha scelto di aiutare concretamente chi non ha le stesse possibilità dei paesi occidentali solo perché è nato in Africa. Come “Youth Ambassadors” di One, lotta per porre fine alla povertà estrema e alle malattie prevenibili (Hiv, tubercolosi, malaria).
Daniele gira in tour i palazzi del potere per seguire l’iter del contributo italiano al fondo globale dedicato a più di 700 milioni di persone, circa il 10% della popolazione globale (nella foto anteprima sede delle Nazioni Unite, New York). L’Italia è uno dei principali finanziatori del progetto.
“L’annuncio del contributo italiano al Fondo Globale mi rende orgoglioso del mio Paese da cittadino, prima che da giovane ambasciatore – scrive Daniele De Palma -. La politica è ciò che determina le nostre opportunità future, quello che ci è consentito fare e permetterà di volgere in bene la vita di molti, non qualcosa da evitare al principio con atteggiamento disfattista”.
Una passione innata che lo ha portato ad analizzare le problematiche del futuro: “Queste risorse vanno a un continente pieno di giovani, dove essi costituiscono il 40% della intera popolazione, e di rialzarsi, distruggendo le catene del passato che lo hanno tenuto ancorato per troppo troppo tempo.