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I bimbi di Taranto gridano giustizia, nuova iniziativa in memoria di Alessandro: “Vogliamo aria pulita”

Pubblicato da: redazione | Sab, 31 Agosto 2019 - 06:30

Alessandro è morto sette anni fa, stroncato dalla fibrosi cistica. Alessandro scendeva ogni volta che poteva in piazza per manifestare il dissenso contro l’inquinamento a Taranto, nel nome di tutti quei bambini che ogni giorno venivano colpiti da tumori e altre malattie.

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“L’Ilva ha l’immunità penale e Alessandro muore una seconda volta – scrivono i Genitori tarantini su Facebook riportando una testimonianza del professore Alessandro Marescotti nel processo a caurico dell’Ilva e dei suoi dirigenti –  muoiono i suoi sogni, muore la sua speranza. Lui non ha potuto respirare quell’aria pulita di cui i suoi polmoni avevano bisogno. Sette anni fa, Alessandro lasciava a tutti noi, con l’ultimo respiro, il suo testamento morale: “Non arrendetevi. Mai!”

Per Alessandro i suoi genitori Loredana e Aurelio Rebuzzi hanno organizzato una manifestazione: il giorno 2 settembre, alle ore 19, verrà celebrata una messa per ricordare la figura del figlio, simbolo di chi lotta fino alla fine, a testa alta, con coraggio e amore. La commemorazione verrà celebrata nella chiesa dello Spirito Santo, in via Lago D’Averno.
Dopo la funzione religiosa, la poetessa Anna Vozza declamerà alcuni suoi componimenti nella lingua tarantina; seguirà lo spettacolo teatrale ispirato dal romanzo “Il piccolo principe” a cura della Compagnia “Le Quinte”.

“La nostra speranza – si legge ancora nell’annuncio dell’evento –  è che tantissimi tarantini vogliano onorare con la propria presenza il ricordo di chi ha urlato fino all’ultimo momento “Io voglio respirare aria pulita!” Vogliamo ringraziare Loredana e Aurelio per tutto quello che continuano a fare, per la loro presenza ad ogni manifestazione, per quella foto che mostra il volto sorridente di Alessandro e riporta una delle sue più belle frasi: “VOGLIO RESPIRARE, AD OCCHI CHIUSI”. Siate orgogliosi di vostro figlio: il suo esempio ha smosso molti più cuori di quanti voi e noi possiamo immaginare”.

L’iniziativa segue di pochi giorni la morte di un altro giovanissimo, Alessio, promessa del calcio, stroncato dal tumore a soli 15 anni.

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