Vertice al ministero il 25 settembre per risolvere le problematiche relative alla variante della statale 16, tra Bari e Mola. Ad annunciarlo l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Giannini.
“Con questi lavori – spiega Giannini – aumenteremo la sicurezza dei cittadini, decongestioneremo il traffico ormai insostenibile e fluidificheremo il trasferimento di persone e merci, migliorando la loro qualità della vita. I dati estivi relativi agli incidenti stradali nella regione addebitano proprio alla SS 16 nell’area della città metropolitana di Bari i valori più alti. I grandi flussi di traffico legati soprattutto all’esodo per vacanze o al semplice raggiungimento giornaliero di località balneari sono causa di incidenti o comunque rappresentano situazioni di forte disagio, talvolta con interminabili ore di coda per residenti, lavoratori pendolari e turisti che intendono soggiornare sul nostro territorio. Dunque, affermato che l’opera è strategica e necessaria non solo per la Puglia, non v’è dubbio che le argomentazioni debbano investire le modalità di realizzazione, a cominciare dal suo tracciato; l’arteria attraversa oggi un’area fortemente antropizzata, con accessi diretti ad abitazioni o ad altre attività economiche e commerciali, che impongono forti riduzioni dei limiti di velocità”.
Il Comune di Noicattaro ha proposto una alternativa alla variante con l’adeguamento in sede. “Proposta che però – continua Giannini – comporterebbe disagi enormi sia per quanto attiene la delocalizzazione delle attività oggi esistenti ai margini della strada che l’esproprio/demolizione di numerosi edifici residenziali, andando ad incidere pesantemente sulla vita di molte persone; per non parlare dei contenziosi e dei forti disagi in fase di cantiere, allorquando la realizzazione dei lavori costringerebbe, per
alcuni anni, alla deviazione del traffico lato monte o all’utilizzo di due sole corsie per entrambi i sensi di marcia (impensabile considerato che si tratta dell’unica arteria a scorrimento veloce in direzione nord-sud della Puglia e che ha pertanto enormi flussi di traffico!!!)”.
La Regione assicura la tutela delle lame. “Inoltre – conclude – la realizzazione dell’arteria a monte potrebbe rappresentare per la fascia costiera una occasione di riqualificazione urbana e paesaggistica, depotenziando l’arteria attuale, che assumerebbe i connotati di strada locale, con gli accessi alle abitazioni e alle attività commerciali, con una percorrenza dedicata alla ciclabilità, ai mezzi pubblici, ed in alcuni tratti alla pedonabilità; si creerebbe una riqualificazione della fascia costiera con dei flussi ortogonali alla linea di costa piuttosto che la realizzazione di una barriera insormontabile come accadrebbe nel caso dell’adeguamento in sede”.