Sanità pugliese in crisi a causa della mancanza di medici anestesisti. L’allarme è lanciato da Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia che evidenzia le carenze in tutta la regione, in particolare ad Altamura e Bari.
“La sanità pugliese è una groviera per tanti aspetti, dalle liste d’attesa alla riduzione dei servizi. In questa galassia di inefficienze, tanto dobbiamo a medici e operatori che, pur tra mille difficoltà, si spendono per garantire l’assistenza ai cittadini. Purtroppo, dobbiamo registrare una grave carenza di medici anestesisti nelle strutture sanitarie pugliesi: ad esempio, il Perinei di Altamura è sotto organico di almeno 7 unità”, spiega.
L’emergenza è stata tamponata ricorrendo a prestazioni aggiuntive da parte di medici di altre strutture del barese, in modo da garantire almeno la copertura dei turni di guardia in rianimazione. In condizioni simili versa anche l’ospedale San Paolo di Bari: qui, la dotazione di anestesisti rianimatori è insufficiente rispetto alle esigenze di tutte le specialità, in particolare dell’unità di Ginecologia e Ostetricia, dove non è possibile erogare la parto analgesia (benché rientri tra i Livelli Essenziali di Assistenza) per l’impossibilità di assicurare la copertura h24 prevista dal protocollo del parto indolore. Ma anche nelle altre strutture ospedaliere e territoriali pugliesi la carenza è strutturale.
“Una situazione – continua – che mette a rischio persino gli interventi in emergenza-urgenza e l’operatività h24 della rianimazione. La penuria di medici anestesisti ha già determinato una riduzione delle sedute operatorie di elezione, con un taglio significativo degli interventi programmati. Emblematico è il caso di un’anziana paziente alla quale a luglio 2018 è stata diagnosticata una colecistite a rischio pancreatite, da operare con urgenza, ma dopo quasi un anno la signora era ancora in attesa d’intervento”.
A fronte di questo, Damascelli ha depositato un’interrogazione urgente, diretta al presidente-assessore alla Sanità, Michele Emiliano. “Voglio sapere – conclude – come si è giunti fin qui, tra emergenze tamponate con soluzioni temporanee e non più sostenibili, e in quali tempi la Giunta regionale intenda porvi rimedio, procedendo finalmente al reclutamento di nuovi medici anestesisti e rianimatori. Ammesso che si sta occupando della questione”.