I carabinieri della Compagnia di Modugno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Andrea Montani 55enne, detto “malagnac”, boss del quartiere San Paolo e capo dell’omonimo clan, ritenuto responsabile di tentato omicidio con l’aggravante del metodo mafioso.
Montani, tornato libero nel 2016 dopo aver scontato 28 anni in carcere per associazione mafiosa (in regime dell’art.41 bis c.d. “carcere duro”), è ritenuto l’autore materiale del tentato omicidio di Ignazio Gesuito, commesso alla zona Cecilia di Modugno il 5 febbraio del 2018.
In quella circostanza, come documentato dalle immagini di un sistema di videosorveglianza acquisite dai Carabinieri, due soggetti, con il volto scoperto, sono entrati in un’area di parcheggio di proprietà e gestita da Gesuito Ignazio. Uno dei due, dopo un breve scambio di parole con Gesuito, ha ingaggiato con questi una breve colluttazione e, dopo pochi secondi, ha estratto una pistola ed esploso contro Gesuito 9 colpi, lasciandolo a terra gravemente ferito e dileguandosi a piedi.
La vittima, a seguito delle ferite riportate nell’agguato, ha perso l’uso delle gambe.
Le indagini, supportate da attività tecniche e tradizionali, avviate dai Carabinieri della Compagnia di Modugno a seguito del delitto e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, hanno consentito di individuare l’autore del tentato omicidio in Andrea Montani e di stabilire che il movente del delitto è stata la vendetta. Infatti, il figlio del boss, che si chiamava Salvatore, era stato ucciso da Ignazio Gesuito il 10 giugno del 2006. In quella data, Gesuito all’interno del proprio negozio di animali, per motivi riguardanti l’acquisto di due cani da parte di Montani Salvatore appena 18enne, ebbe con costui una discussione che si trasformò poi in rapina in suo danno e, facendo uso di una pistola illegalmente detenuta, uccise il giovane. Reo confesso, Gesuito venne condannato per tale omicidio a 15 anni di carcere.
Montani è stato localizzato dai Carabinieri di Modugno in Piemonte in quanto agli arresti domiciliari nel Comune di Venaria (TO) per una rapina commessa a Bari nell’estate del 2018.
Ora si trova ristretto presso il Casa Circondariale di Torino.