«Finalmente!». Fabio Camilli non trattiene la gioia nel giorno in cui la I sezione civile della Corte Suprema di Cassazione lo ha riconosciuto figlio legittimo di Domenico Modugno e ha messo la parola fine a 18 anni di battaglie legali.
Un riconoscimento che arriva pochi giorni dopo il venticinquesimo anniversario della morte del grande cantautore di Polignano a Mare (morto il 6 agosto del 1994). Fabio, nato il 10 agosto del 1962 dalla relazione tra Modugno e la ballerina, coreografa e regista triestina Maurizia Calì (nome d’arte di Maurizia Camillli), la «bellissima Kalì» di Pasqualino Maragià, uno dei numerosi successi di Modugno, non nasconde la soddisfazione per la fine di un percorso molto lungo e doloroso: «Ho dovuto fare una battaglia – dice – per poter affermare chi era mio padre. È stato un viaggio faticoso ed estenuante, anche perché il procedimento di riconoscimento di paternità della durata media di 4-5 anni si è trasformato per me in un percorso a »ostacoli« lungo (e credo sia un record) 18 anni. Comunque ce l’ho fatta, è finita. Sono molte le persone che dovrò ringraziare per essermi state vicine in questi anni, ma tra i primi vorrei abbracciare il mio amico e avvocato Gianfranco Dosi che in tutti questi anni ha saputo tenere la barra dritta durante questa lunghissima tempesta giuridica riuscendo alla fine a condurci in porto vivi e vittoriosi».