Lo segnala la Corte dei conti nel rapporto annuale sulla spesa del personale negli enti territoriali: in tre anni le retribuzioni medie dei dirigenti della Regione Puglia sono cresciute del 25 per cento.
Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, “nel 2015 secondo i dati della Ragioneria generale dello Stato, la Regione spendeva 12,1 milioni per le retribuzioni di 142 dirigenti con uno stipendio medio lordo di 85mila euro. Nel 2017, a fronte di 130 dirigenti, la spesa totale è cresciuta a 13,9 milioni con una retribuzione media pari a 107mila euro”.
Non è la più alta in assoluto, anche se decisamente maggiore della media nazionale dei dirigenti regionali (94.000 euro lordi), ma con 22mila euro medi di aumento in un triennio che rappresentano un dato unico”. Il “bonus” ammonta al 18% del totale degli stipendi.
Tra i provvedimenti dalla giunta regionale guidata da Michele Emiliano che ha fatto discutere c’è l’aumento gli stipendi dei direttori generali, amministrativi e sanitari delle Asl pugliesi. Il provvedimento del maggio 2018 prevede che i compensi dei manager delle aziende sanitarie passeranno dagli attuali 111mila a 154.937 euro all’anno. Un meccanismo in controtendenza rispetto al recente passato: la Regione con il cosiddetto “taglia stipendi” decurtò del 30 per cento le buste paga dei vertici della sanità.