“Di sicuro la mia firma e quella del ministro Di Maio non mancheranno. Se resterà questo Governo per gli affari correnti, allora speriamo che Centinaio batta un colpo”. Così la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, commenta gli effetti della crisi di Governo sul piano anti-Xylella. I decreti attuativi per i reimpianti degli ulivi nelle aree colpite dal batterio sono pronti, ma mancano le firme di tre ministri (Gian Marco Centinaio della Lega, oltre a Luigi Di Maio e Barbara Lezzi del M5s), come si è appreso in Prefettura a Lecce, in occasione della riunione convocata dalla ministra Lezzi per fare il punto sulle procedure che dovranno aprire la strada all’erogazione di oltre 300 milioni per le misure anti-Xylella.
“Se invece arriverà un altro Governo – prosegue – noi lasceremo tutto il lavoro fatto e ci sono le risorse, sono state già stanziate, così mi auguro che non ci siano ostacoli a procedere perché dall’1 gennaio 2020 questo territorio ha diritto a spendere immediatamente questi soldi”.
La replica del ministro Centinaio
Nessun decreto in questo Ministero risulta non firmato dal sottoscritto. I trecento milioni allocati nella Legge sulle Emergenze Agricole sono già previsti per gli esercizi finanziari 2020 e 2021. Tutti gli atti propedeutici saranno pronti in tempo utile perché le risorse siano effettivamente utilizzabili dal primo gennaio 2020.” Così commenta il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo Sen. Gian Marco Centinaio in risposta al Ministro per il Sud Barbara Lezzi in visita oggi a Lecce.
“Il Mipaaft sta lavorando al piano di rilancio dell’economia pugliese. A tal fine, lo scorso 16 luglio è stato svolto un primo incontro con i frantoiani volto a definire le priorità di intervento, in modo da indirizzare in maniera efficace e veloce le risorse disponibili e dare risposte concrete agli operatori salentini duramente colpiti dall’emergenza Xylella. Altri incontri saranno previsti nel mese di settembre. Noi andiamo avanti a lavorare come abbiamo fatto fino ad ora per il bene del comparto agricolo pugliese e di tutto il Mezzogiorno”, conclude Centinaio.