È salito a dieci il numero degli indagati dalla procura di Taranto per la morte di Cosimo Massaro, il gruista di ArcelorMittal morto il 10 luglio scorso dopo che la gru sulla quale stava lavorando al porto di Taranto si è spezzata per una tempesta precipitando in mare. Ai nove già iscritti nel registro degli indagati si è aggiunta anche la società ArcelorMittal Italia: le ipotesi di reato sono di concorso in omicidio colposo e rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno.
Gli altri indagati sono Stefan Michel Van Campe, datore di lavoro e gestore dell’attività produttiva di ArcelorMittal;Vincenzo De Gioia, capo divisione ‘Sbarco Materie Prime Parchi Primari e Rifornimentì; Carmelo Lucca, capo area ‘Sbarco Materie Primè; Giuseppe Dinoi, capo reparto di esercizio;Domenico Blandamura, capoturno di esercizio del IV sporgente;Stefano Perrone, della squadra di esercizio del IV sporgente;Mauro Guitto, capo del reparto manutenzione meccanica; Andrea Dinoi, capo del reparto di manutenzione elettrica; e Teodoro Zezza, altro capoturno di esercizio al quarto sporgente. Il corpo di Massaro fu recuperato dopo tre giorni di ricerche nelle acque del porto.