«È così: Quota 100 rischia di paralizzare i servizi nei Comuni». Così, Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari, lancia l’allarme sulla riforma pensionistica e si schiera con gli amministratori locali, «non per una scelta di parte», dice in una intervista alla Stampa, ma perché sono i sindaci che «ogni giorno sul territorio si confrontano con le richieste dei cittadini».
«Secondo il governo – spiega Decaro – il provvedimento è un’opportunità. Per noi, invece, è più dannoso che utile. Se per assumere giovani i Comuni rischiano di bloccare i servizi è il segnale che qualcosa non sta funzionando». Sul fatto che il governo spiega che si potranno fare assunzioni per sostituire chi esce, Decaro precisa: «Certo, ma le cose vanno fatte per bene e nei tempi giusti. Adesso il personale chiede di uscire anticipatamente, tra due anni, forse, faremo nuove assunzioni che però non saranno pari a quelle perdute in tutti questi anni passati. Purtroppo si è sottovalutato il fatto che tra il bandire un concorso e assumere nuovi dipendenti possono passare anche due anni. E poi, è vero che il turn over è stato sbloccato al 100% ma è vero anche che tutto il personale perduto negli anni passati non potrà essere reintegrato».
Per Decaro, si può eludere il problema «attingendo alle graduatorie degli idonei dei passati concorsi. Del resto, se sono idonei non sono mica stati bocciati».