Scontrini, carta da forno, stagnola. Ma perfino racchettoni e polistirolo. Sono solo alcuni degli errori più comuni compuiti dai cittadini baresi che nel gettare i rifiuti nel contenitore dell’organico. Il costo per la comunità? Oltre 600 mila euro all’anno.
Con una dimostrazione pratica questa mattina l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli, ha illustrato le criticità relative alla raccolta con l’obiettivo di informare gli utenti. In alternativa il rischio è sanzioni e un aumento dei costi del procedimento. “Avevamo una media del 2 per cento di impurità dell’organico, invece nelle ultime settimane siamo saliti all’8 per cento”, ha commentato Petruzzelli.
L’organico è costituito da scarti alimentari e di cucina, facilmente biodegradabili. Comprende anche materiali derivanti da piante e giardino. Non possono essere considerati “organico” prodotti come cosmetici, saponi liquidi, fiori finti, spugne, assorbenti e pannolini, scontrini e medicinali scaduti. Si, invece, a tovaglioli di carta, contenitori sporchi delle pizze, residui di caffè.
Amiu provvederà a sostituire i bidoni malconci in città. Per il servizio porta a porta saranno installati bidoni col lucchetto esterno per impedire ai “migranti dei rifiuti” di intaccare la qualità della raccolta.