Una chiesa che riemerge dal Medioevo e rinasce, attraverso le più moderne tecnologie. Il primo esempio di restauro virtuale totale ed immersivo in Italia parte dal Parco rupestre Lama D’Antico, un luogo incantato tra Fasano e Savelletri (BR), che sarà palcoscenico di un’esperienza unica nel panorama nazionale.
Il 7 agosto alle 18.00 Vittorio Sgarbi, critico d’arte e politico, inaugurerà, nel corso di un evento riservato a giornalisti e istituzioni, “Virtual Restoration experience” ovvero il restauro virtuale completo della chiesa rupestre. L’evento è voluto e organizzato dalla Fondazione San Domenico, presieduta da Marisa Lisi Melpignano, che si occupa della cura, del restauro e della gestione dell’area di proprietà del Comune di Fasano, allo scopo di promuovere la conoscenza di un patrimonio pugliese troppo a lungo dimenticato e ancora poco conosciuto.
“Siamo orgogliosi di poter essere antesignani di un’esperienza unica nel settore artistico culturale, esempio e case history esportabile in Italia e all’estero”, sostiene Giuseppe Donvito, storico dell’arte responsabile del Parco e ideatore del progetto, insieme a Massimo Limoncelli e Maria Potenza, che si è avvalso della collaborazione scientifica del dott. Roberto Rotondo e dell’arch. Carmelo Di Fonzo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto, diretta dall’arch. Maria Piccarreta.
La progettazione tecnica, curata dall’arch.Giovanni Di Vito (studio Vitruvio srl), si è basata sull’utilizzo di un’innovativa realizzazione video mapping del dott. Claudio Donato.
Durante l’esperienza sarà possibile rivedere e vivere i colori vivaci degli affreschi ancora presenti in questo luogo magico che rappresenta il cuore del villaggio, unico nel panorama dell’architettura rupestre pugliese. Un video mapping immersivo che permette di rivivere il luogo nella sua autenticità e che sarà aperto al pubblico dal giorno 8 agosto tramite prenotazione.
Il lavoro accurato è stato possibile grazie alla Fondazione San Domenico, ad imprenditori locali ed alla cooperativa Ars che ne ha assunto la gestione.