Da un litigio tra due donne, il dramma. F A, 30enne, era intervenuto per placare la lite tra la moglie in fase di separazione e la nuova compagna nel pianerottolo dell’abitazione, in via Mons. Laera 153 ad Acquaviva. Ma sarebbe stato trafitto mortalmente da N.L. Inutili i soccorsi.
Lo confermano gli inquirenti che hanno ricostruito la dinamica. Ieri sera, alle 19.30 circa, sono arrivate al 112, della Compagnia Carabinieri di Gioia del Colle, varie segnalazioni per un litigio in atto presso un’abitazione di via Monsignor Laera in Acquaviva delle Fonti. Poco dopo, anche personale del 118 comunicava di aver avuto notizia di un ferito da arma da taglio sempre nello stesso civico.
Immediatamente si sono recati sul posto i militari della locale Stazione Carabinieri e personale medico. Il ferito, 30enne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, è stato trasportato presso l’Ospedale Miulli, ove alla successive ore 21.00 circa è morto, a causa di una ferita da arma da taglio inferta al torace lato destro.
Le prime testimonianze delle persone presenti ai fatti, tutti parenti delle parti coinvolte, hanno permesso di ricostruire la dinamica degli eventi. Tutto sarebbe iniziato con un litigio fra la moglie non convivente, 28enne del posto e l’attuale compagna della vittima P.A, 31enne di Bari.
Infatti, la moglie avrebbe contestato all’altra donna un rimprovero formulato da quest’ultima alla figlia minore della coppia. Si sarebbe, così, accesa un’animata discussione tra le due donne nella quale l’uomo è intervenuto per separare le donne, venendo colpito dalla moglie, con un coltello da cucina, al lato destro del torace. La scena si è consumata sul pianerottolo dell’abitazione di L.N., ubicata al piano terra dell’immobile in questione. La vittima, unitamente alla nuova compagna, occupava invece l’abitazione al primo piano del medesimo edificio.
Il sequestro del coltello, i rilievi tecnici sul luogo del delitto, eseguiti da personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, unitamente alle dichiarazioni raccolte, hanno consentito di dare riscontro alla ricostruzione della dinamica dei fatti e conferma in relazione alle responsabilità di L.N. Quest’ultima è stata tratta in arresto per omicidio e, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Bari, tradotta presso la Casa Circondariale di Bari.