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Il “Fiabesco”: questo il tema della decima edizione del Festival dei sensi in Valle d’Itria

Pubblicato da: redazione | Mar, 30 Luglio 2019 - 20:15

Luoghi privilegiati dove ascoltare per tre giorni riflessioni originali legate al mondo dei sensi, lezioni a tema tenute da prestigiosi studiosi, conferenze itineranti, gite a lenta velocità, esposizioni, biodiversità, cinema e alta tecnologia visti con occhi nuovi.

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sanita.puglia.it

Da dieci anni il Festival dei Sensi amplifica la magia della Valle d’Itria durante le estati pugliesi.

Dal 23 al 25 agosto 2019, tre giorni di incontri, lezioni, mostre, proiezioni e laboratori, nei luoghi più suggestivi e nascosti della Puglia. Questa decima edizione, sostenuta tra gli altri da Alce Nero, è dedicata al fiabesco. A guidare un percorso che sorprende e rapisce, nomi tra i più interessanti del panorama culturale italiano incontreranno un pubblico curioso, colto, sempre pronto al gioco.

IL CONCORSO ORECCHIETTA D’ORO

In Italia esiste ancora una tradizione fiabesca? Il Festival dei Sensi è alla ricerca della fiaba più originale e autentica con il concorso “Orecchietta d’oro”. Scopo del concorso è anche quello di iniziare ad acquisire materiale narrativo proveniente dalla tradizione popolare di tutte le regioni: fiabe che emergono dalla memoria o sono nascoste in qualche cassetto, dimenticate.  Al concorso “Orecchietta d’oro” tutti possono partecipare con la propria fiaba preferita, gareggiando in una oppure in due categorie: “Remake” (scegli una fiaba, magari la tua preferita, e immaginala con un finale diverso, un tuo finale, vince la più originale) e “Ritrova” (invia una fiaba popolare italiana della tua memoria, che ti è stata raccontata, magari in dialetto, una fiaba “antica”, possibilmente mai pubblicata, legata alla tradizione: vince la più sconosciuta). Per partecipare basta compilare il modulo presente sul sito www.festivaldeisensi.it e inviarlo a segreteria@festivaldeisensi.it entro la mezzanotte del 22 agosto.
A presiedere le due giurie ci saranno Armando Massarenti, filosofo ed epistemologo, autorevole firma de Il Sole-24 Ore-Domenica, e l’antropologa Laura Marchetti, ideatrice del progetto Le strade della fiaba.

Domenica 25 agosto alle ore 23, durante la serata conclusiva del Festival dei Sensi, ci sarà la premiazione e le fiabe prime classificate di entrambe le categorie verranno lette dall’attore Paolo Panaro. In palio una incredibile tshirt Orecchietta d’Oro appositamente realizzata e il volume Federico Patellani, Parlavamo di bellezza, Reportage edito da Contrasto e Corriere della Sera.

IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL

Una immensa, bellissima cava dismessa, nella campagna di Cisternino, ospiterà la sera del 23 agosto, alle 18.45, l’inaugurazione, con l’intervento del presidente del Museo di Fotografia Contemporanea Giovanna Calvenzi e, a seguire, alle 19.45, il magnetico racconto di Peppe Barra, grande interprete nella indimenticabile “Gatta Cenerentola” di Roberto De Simone.

Il festival, che negli anni si è distinto per la quantità e la bellezza degli innumerevoli siti rivelati al pubblico, sarà ospite quest’anno anche del Museo Nazionale di Egnazia: per l’occasione, in collaborazione con il suggestivo Parco Archeologico, alle 19.45, Paolo Matthiae, l’archeologo celebre nel mondo per aver scoperto l’antica città di Ebla, ci riporterà indietro nel tempo, in un viaggio a Oriente, sulle tracce della dea Siria.

Un viaggio fra cultura e incanto dove non poteva mancare la fiaba per eccellenza, Le mille e una notte, che nelle parole di Quirino Principe, musicologo di fama internazionale, diventa il pretesto per indagare la relazione tra fiaba e musica (sabato 24 agosto, ore 21.00 a Petra Nevara, la neviera della Masseria Pavone, a Martina Franca). Nel cuore della stessa città, a Palazzo Simeone, domenica 25 agosto alle 20.30, Corrado Bologna, filologo, critico e storico conduttore radiofonico, parlerà del potere seduttivo della voce: da quella insidiosa e trascinante delle sirene di Ulisse a quella piccina delle fate che accompagnano i sogni dei bimbi. Ci sarà anche Enrico Vanzina, che insieme al giornalista Michele Masneri racconterà, sabato 24 agosto alle 22.30, nel fascinoso giardino di Villa Velga, a Ostuni, la favola della sua vita facendoci sognare l’atmosfera magica del grande cinema italiano. Parteciperà al Festival dei Sensi anche Alberto Capatti, francesista e grande studioso della gastronomia italiana, che, domenica 25 agosto alle 18.30 nella Padula delle Felci, a Cisternino, porterà il pubblico a spasso fra cibi fiabeschi e immaginari, a montagne fatte di parmigiano grattugiato, principesse aromatiche e frutti magici, fino all’esasperata Nutella di Nanni Moretti: insieme a lui l’attore Paolo Panaro.

Sempre domenica 25 agosto ritroveremo l’eclettico Panaro a Cisternino alle 22.00 nella Masseria Capece, in un intenso dialogo con Laura Marchetti attorno all’opera di Roberto De Simone, a seguire la proiezione di una suggestiva video intervista inedita, prodotta da Istituto Enciclopedia Treccani e Regione Puglia. Laura Marchetti è anche il nuovo presidente del Festival: riceve il testimone da Corrado Petrocelli, che ha ricoperto l’incarico per due mandati.

In questa nuova edizione ci sarà anche l’oro, tanto oro nell’incontro di venerdì 23 agosto alle 21.30 nel Villino alla Croce di Ostuni, eccezionalmente aperto al pubblico, con il semiologo ed eterno sodale di Umberto Eco, Paolo Fabbri: dall’oro zecchino, ingrediente principale di tante storie, passando per i re Magi, fino a Paperon De Paperoni. Si discetterà anche degli elisir di lunga vita e dei misteri dell’alchimista, figura a metà fra tecnica e dottrina, con il filosofo e storico della scienza Ferdinando Abbri, nell’incontro di sabato 24 agosto alle 19.00, presso l’elegantissima villa chiamata Parco del Vaglio, a Locorotondo. Ma la fiaba è anche un confine, uno spartiacque tra la veglia e il sogno: da qui, venerdì 23 agosto alle 22.30 nella Regia Stazione Ippica di Martina Franca, prenderà le mosse la lezione di Giuseppe Plazzi, neurologo e presidente dell’Associazione italiana della Medicina del Sonno. Mentre invece il fisico Vincenzo Barone proporrà un curioso excursus dal buio ai buchi neri, domenica 25 agosto alle 21, presso la Masseria Ferri di Ostuni, dal titolo:

Chi ha paura del buio?

Un festival diffuso dove la cultura si intreccia in maniera indissolubile alla bellezza dei luoghi e sposa la grandezza della natura, pensato per un pubblico sofisticato ma impavido, che ha voglia di accomodarsi sotto le stelle, di imboccare strade sterrate per distendersi su un prato ad ascoltare una storia sempre nuova. Come sempre in questo format prende vita un sorridente girotondo di saperi scientifici e pop, accostati con naturalezza e rigore: così, a Cisternino, sabato 24 e domenica 25 agosto alle 11, nella Masseria Lama Pellegrini, non perdetevi una passeggiata all’ombra di una verde riserva privata: Giuseppe Palasciano, gran conoscitore di tradizioni locali, ancorerà saldamente il tema di questa edizione a fiabe e leggende antiche della Valle d’Itria.

Immancabile in tema di fiabe, la controstoria, quella vera: un incontro sul giornalismo nell’era delle fake news con Francesca Borri, giovane giornalista barese che ha al suo attivo inchieste tradotte in 24 lingue. L’incontro si terrà nella Stazione ippica di Martina Franca, alle 19,00 sabato 24 agosto.

LE MOSTRE

PATELLANI – La stessa Stazione Ippica di Martina Franca, l’ultima struttura del genere rimasta in Puglia, dopo alcuni decenni e un accurato restauro, verrà aperta al pubblico per il terzo anno consecutivo dal Festival dei Sensi, e anche quest’estate ospiterà una prestigiosa mostra di fotografia: L’Italia fiabesca di Federico Patellani. Uno spaccato del Bel Paese visto con gli occhi del  più grande fotoreporter italiano, un lombardo con una strepitosa passione per il Sud che per la prima volta gli rende omaggio in una mostra realizzata in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea, MUFOCO. La mostra sarà visitabile venerdì 23 agosto dalle 21 alle 23.30; sabato 24 dalle 10 alle 23 e domenica 25 agosto dalle 10 alle 22.

BUBBICO – Altro originale allestimento di quest’anno per una Puglia fiabesca sarà quello di Mauro Bubbico, a cura di Mario Piazza (sabato 24 e domenica 25 agosto dalle 8 alle 19.30 nel Museo Archeologico Nazionale di Egnazia) in cui la contemporaneità e la gioia coloratissima di uno dei maggiori grafici italiani troverà un accostamento audace e stimolante tra i preziosi reperti, in una mostra intitolata Storie a colori.

ALLESTIMENTO OLFATTIVO – In questa rassegna ricercata e originale trova giusta collocazione anche l’allestimento olfattivo Fragrantia, progettato da Campovago. A Martina Franca, nel chiostro di un antico convento di clausura, ci ricorderà come fino a qualche tempo fa i centri storici della Valle d’Itria fossero molto popolati non solo da persone, ma anche da animali e da piante, con micro giardini a caratterizzare anche le più piccole abitazioni e con i terrazzi permanentemente ricoperti di cocci riciclati, pieni di terra. Piccoli alberi da frutto, sempre mescolati agli “odori” per la cucina e al fiore preferito, erano spesso parte integrante dell’ambiente domestico e così come gatti, galline, conigli, colombi e grandi quantità di uccellini, offrivano panorami sonori e olfattivi all’universo paese. L’allestimento sarà esposto nel chiostro delle Agostiniane sabato 24 e domenica 25 agosto dalle 11 alle 19.

Per dirla con Milly Semeraro, direttore del Festival dei Sensi: “A guardar bene, ogni giorno la realtà può superare la fantasia”.

GRANDE CINEMA ALL’APERTO: tutte le sere 2 film a tema nel Cimitero Vecchio di Cisternino

LABORATORI PER BAMBINI: il Festival dei sensi pensa anche ai più piccoli con il laboratorio “Disegnare favole” di Irina Hale, pronipote del russo Konstantin Ushinsky, mitico fondatore della pedagogia scientifica. In programma il 24 e il 25 agosto al Conservatorio botanico (Cisternino), info e prenotazione al 335.69.12.555.
Irina nasce a Londra da madre aristocratica in esilio e padre irlandese e respira l’aria cosmopolita di famiglia. Studia arte e pedagogia presso importanti università europee ed è allieva di Giacomo Manzù e di Oskar Kokoschka. Dopo una vita di viaggi sceglie di abitare in un trullo in Puglia dedicandosi alle grandi passioni per le quali ha meritato numero

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