La società Serim, che ha progettato il resort al centro di polemiche a Costa Ripagnola, in una nota precisa di aver «chiesto di conoscere e acquisire copia di tutta la documentazione su cui si basa e si baserà la conferenza di servizi, auspicando di ottenere anche copia della relazione interna della Regione di cui si è venuti a conoscenza a mezzo stampa, ma mai resa nota a quei soggetti che hanno diligentemente rispettato le regole per ottenere tutte le autorizzazioni previste da Comune di Polignano, Regione Puglia e Soprintendenza, dopo un iter durato 11 anni».
«Serim – prosegue il comunicato – ribadendo la valenza del proprio progetto di riqualificazione che non prevede edificazioni ma si limita al recupero di 10 costruzioni esistenti, ritiene che l’interesse pubblico possa coincidere con l’interesse privato poiché l’intervento ben si concilia con l’Area naturale protetta, così come accade in altre parti d’Italia e della stessa Puglia».