«Quanto è accaduto è ingiusto», e «ci spinge, oggi, a levare un grido che si unisce alla tante e diverse voci che in questi giorni hanno formato un unico coro, testimoniando la straordinarietà dell’uomo e del carabiniere Mario, ma anche chiedendo giustizia e che eventi come questo non accadano più. Basta! Basta piangere servitori dello Stato, figli di una Nazione che sembra aver smarrito quei valori per i quali essi arrivano a immolare la vita». Così l’Ordinario militare mons. Santo Marcianò ai funerali di Mario Cerciello Rega. (foto Ansa)
Ai funerali presente una folla commossa, oltre ai rappresentati del governo: il premier Giuseppe Conte e i ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
«Risorga il senso della giustizia – ha aggiunto – della legalità, del dovere e della fraternità, a partire dagli uomini delle istituzioni, chiamati a riscoprire l’alto senso etico della propria responsabilità, rifuggendo politiche di interessi, conflitti e corruzione, e perseguendo le autentiche priorità del proprio impegno. Non è nostro compito dire se servano leggi più rigide o soltanto leggi più giuste, ma una cosa osiamo chiedervela: Metteteci il cuore!».
Intanto, dal carcere, Finnegan Lee Elder, lo statunitense accusato dell’omicidio dice: «Non avevo capito che era un carabiniere, ho avuto paura, credevo fosse uno dei pusher”.