In Puglia sgonfia le vele della democrazia «un’ideologia xenofoba e razzista» accanendosi «contro la diversità e contro la libertà di scelta dei cittadini», per questo il movimento Ambiente e Lavoro insieme a Possibile di Pippo Civati hanno deciso di scrivere una lettera al segretario regionale del Pd e al tavolo del centrosinistra della Puglia, dove «il dispositivo delle Primarie, aperto da Michele Emiliano all’inizio dell’anno e ripreso da Leonardo Palmisano a giugno, è un dispositivo di libertà storicamente voluto dai pugliesi».
“Non si tratta di fondare un nuovo partito di sinistra – si legge nella lettera – ma di mettere alla prova Valori e Temi sui quali dar vita ad un movimento capillare, Ambientalista e per il Lavoro, in Puglia. Per noi non ha senso l’autoesclusione aprioristica, che pare essere ormai la cifra comunicativa di quel che resta dei gruppi dirigenti delle sinistre identitarie. Per noi ha senso coagulare i pugliesi intorno a temi certi: i diritti umani e civili, i beni comuni, la cooperazione, la giustizia sociale, il lavoro e l’ambiente, la gestione e la proprietà della cosa pubblica. Questi sono i Valori, i paletti di un recinto dentro il quale vogliamo dare un contributo alle prossime primarie ed alle prossime elezioni regionali. Non pecchiamo di presunzione, ma non amiamo essere trattati come figli di un dio minore. Il centrosinistra ha bisogno di noi. Ce lo chiedono i tanti e le tante pugliesi che si avvicinano, in queste settimane, al nostro percorso di primarie popolari, ambientaliste e per il lavoro, che interpellano il nostro candidato, Leonardo Palmisano, per offrire spunti ed esprimere bisogni. La società pugliese ci sta ampiamente legittimando: sarebbe un peccato regalare questi elettori al non voto e il centrosinistra alla sconfitta”.
“Pertanto, chiediamo di essere invitati, con i nostri rappresentanti politici, al tavolo del centrosinistra e chiediamo che si fissi subito una data certa per le Primarie. Una data – conclude la lettera – che non insegua le intemperanze di chi alza la voce per procrastinare un appuntamento inevitabile per non consegnare la Puglia al sovranismo leghista e al qualunquismo pentastellato”.