Molti bambini pugliesi ancora costretti ai “viaggi della speranza” verso il Bambin Gesù a Roma. Emerge dalle statistiche dei piccoli pazienti visitati al pronto soccorso del Bambino Gesù.
«Nel 2018 sono stati registrati 85.012 accessi (+1% rispetto al 2017) nelle due sedi del Gianicolo e di Palidoro; 360 sono stati i trasporti di emergenza neonatale e 106 i trasporti tramite l’eliporto vaticano, eseguiti in collaborazione con il Governatorato della Santa Sede, quasi 200 in 2 anni- evidenzia il report -. I parti a rischio effettuati all’interno del progetto ‘Nascita Opbg’ nel corso dell’anno sono stati 27. Il progetto, attivato nel 2017 prevede la nascita in ospedale di neonati altamente critici, al fine di evitare i rischi del trasferimento d’urgenza post-parto».
Cresce il numero di ricoveri, che nel 2018 sono stati 28.754, (+2%): il 29% proviene da fuori Regione, soprattutto Campania, Puglia e Calabria. Il 15% dei ricoverati è di nazionalità straniera. «Crescono anche le procedure chirurgiche e interventistiche, che raggiungono il numero di 30.648, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente. A queste si aggiungono 3.089 interventi di chirurgia ambulatoriale – sottolinea il bilancio – Un risultato frutto di percorsi basati sull’appropriatezza clinica, che hanno permesso di mantenere la stessa efficacia assistenziale del ricovero e di garantire minore stress per i pazienti e minori costi per il Sistema Sanitario Nazionale.
Crescono, infine, le prestazioni ambulatoriali che raggiungono il numero di quasi 2 milioni (1.921.232) tra visite ed esami: un incremento, negli ultimi 7 anni, di circa il 70%». Il 2018 è stato anche l’anno della terapia genica, cioè delle cellule ‘riprogrammatè contro il tumore. La tecnica di manipolazione delle cellule del sistema immunitario del paziente (Car-T) rientra nell’ambito della cosiddetta terapia genica o immunoterapia, una delle strategie più innovative e promettenti nella ricerca contro il cancro.