L’aggressione ad un rider della società Glovo, picchiato e rapinato nei giorni scorsi al quartiere San Paolo di Bari, è «stato oggetto di strumentalizzazioni, partendo da fatti che non corrispondono alla realtà». Lo dichiara in una nota l’azienda, precisando che «Glovo non si è rivalsa sul rider. L’ammontare del denaro, oggetto del furto in questione non è stato decurtato dal corrispettivo del collaboratore: l’azienda si è accollata interamente la somma in questione».
L’azienda «si è inoltre prontamente messa in contatto con il rider per accertarsi delle sue condizioni e supportarlo al meglio» aggiunge, spiegando che «la gravità dell’accaduto e onde evitare ulteriori aggressioni nei confronti dei nostri collaboratori ci ha obbligato a interrompere temporaneamente il servizio nel quartiere di San Paolo» ma «tale sospensione non va letta in nessun modo come una discriminazione nei confronti degli abitanti del quartiere, ma come un atto dovuto verso chi viene chiamato per fare le consegne e che ultimamente non si sente al sicuro».