Dopo sei mesi dall’inizio del 2019 il mercato immobiliare della Puglia sembra seguire due trend differenti. A dimostrarlo è l’Osservatorio di Immobiliare.it che evidenzia in questo primo semestre un crollo dei prezzi di vendita nella regione pari al -1,4%, a cui fa da contraltare il settore delle locazioni, sostanzialmente stabile, con una perdita irrisoria dello 0,1%. Chi vuole comprare un immobile residenziale in Puglia, secondo la rilevazione relativa a giugno, deve mettere in conto una spesa di 1.385 euro al metro quadro. Il prezzo medio dell’affitto invece si ferma a 6,78 euro/mq.
Il mercato delle compravendite dei capoluoghi è del tutto in linea con quello regionale, tant’è che rispetto al dicembre 2018 in tutte e cinque le città i prezzi risultano in negativo. La sofferenza più evidente si registra a Foggia e Bari dove nei primi sei mesi dell’anno i costi medi sono scesi rispettivamente di 2,4 e 2,3 punti percentuali. Seguono Brindisi (-1,9%), Taranto (-1,6%) e Lecce (-0,4%). Nella classifica delle città più care “domina” Bari con i suoi 1.880 euro/mq, quasi il doppio rispetto a quelli richiesti a Taranto (998 €/mq).
Meno omogenea la situazione sul fronte degli affitti, dove due città registrano oscillazioni con segno negativo e altrettante con segno positivo. Lecce, invece, è l’unica con prezzi quasi inalterati rispetto ai sei mesi scorsi (+0,1%). A Bari e Brindisi, le due città più care, i costi dei canoni di locazione continuano a salire e si registra una crescita rispettivamente dell’1,5% e del 2,9%. Bari, con gli 8,41 euro al metro quadro richiesti, mantiene prezzi superiori rispetto agli altri capoluoghi, tutti ampiamente sotto quota 7 euro. Male Foggia che, perdendo 2,5 punti percentuali in sei mesi, si attesta come città meno cara per gli affitti (5,42 euro/mq), mentre Taranto riesce a contenere le perdite (-0,5%).