Il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, esponente della Lega, è stato arrestato e posto ai domiciliari insieme con altre due persone nell’ambito di una indagine della procura di Foggia su presunte irregolarità nelle gare per l’aggiudicazione di commesse pubbliche. Gli altri due arrestati sono un altro amministratore pubblico e un imprenditore.
L’ordinanza cautelare riguarda in tutto 15 persone: gli altri 12, tra pubblici ufficiali e professionisti, sono stati sottoposti a misure di natura interdittiva. Le indagini, condotte dalla guardia di finanza, sarebbero dopo una denuncia su irregolarità nelle gare d’appalto nelle quali, secondo l’accusa, sarebbe stato favorito un imprenditore molto vicino al sindaco Potenza. Nel corso delle indagini sono stati accertati reati di natura fiscale, fatturazione per operazioni inesistenti, false dichiarazioni di redditi. I militari avrebbero anche accertato un episodio di concussione.
Il sindaco di Apricena arrestato oggi, Antonio Potenza, è al suo secondo mandato e, dopo undici anni di militanza in Forza Italia, ha aderito alla Lega di Matteo Salvini nel maggio 2018. Alle ultime amministrative del 26 maggio scorso si è presentato con la lista ‘Uniti per Cambiarè una civica da lui promossa nel 2012, battendo con una percentuale del 71% dei consensi l’avversario Michele Lacci del Pd. Complessivamente sono 25 le persone coinvolte nell’inchiesta della procura di Foggia che questa mattina ha portato agli arresti domiciliari oltre al sindaco altre due persone e all’interdizione di altre 12. Tutte sono ritenute responsabili, a vario titolo, di reati contro la Pubblica Amministrazione e il Patrimonio.