“Le compagini criminali più strutturate della città di Bari, oltre ai tradizionali traffici delittuosi, appaiono sempre più interessate all’infiltrazione dell’imprenditoria legale, specie quella connessa al settore degli appalti pubblici, all’edilizia e al commercio”. E’ quanto emerge dalla relazione della Direzione investigativa antimafia depositata in parlamento tre giorni fa.
La mafia barese sta cercando di fare il “salto di qualità”, inquinando il tessuto economico e imprenditoriale locale. “Questi gruppi – scrivono gli inquirenti – manifestano competenze tecniche sempre più elevate ed una marcata propensione ad investire in settori economici emergenti, come quello del gioco d’azzardo e delle scommesse on line”. Il riferimento, in particolare, è al clan Parisi.
L’altra novità che viene evidenziata dagli investigatori è la nascita di una nuova alleanza contro gli Strisciuglio, quella tra il clan Parisi-Palermiti e i Capriati. “Il clan Capriati – si legge – è storicamente attivo nel Borgo Antico di Bari. È dotato di un’articolata struttura criminale, con zone d’influenza a San Girolamo ed a Modugno, con collegamenti a Bitonto, Mola, Valenzano, Giovinazzo, e Putignano. Il 21 novembre 2018, il clan è stato segnato dall’omicidio del boss reggente, Domenico Capriati, evento sintomatico dell’inasprimento degli scontri tra i sodalizi mafiosi. L’agguato è stato eseguito nel quartiere Japigia di Bari, dove la vittima è stata attinta mortalmente da più colpi di arma da fuoco, mentre rincasava. Di rilievo anche la circostanza che il delitto si sia consumato in una località sotto il controllo del clan Parisi (alleati dei Capriati), preclusa agli Strisciuglio. I forti legami tra i clan Capriati e Parisi hanno trovato ulteriore riscontro nell’ambito della operazione “Scommessa” relativa al contrasto del gioco di azzardo e della gestione criminale delle sale scommesse”.