Si terrà in Puglia entro il 31 dicembre del 2019 il concorso unico per infermieri», con «una sola graduatoria regionale», triennale, una modalità «sperimentata a Foggia con il concorso unico per gli Operatori Socio Sanitari». Lo annuncia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in una nota in cui appare il numero di 1000 infermieri nel titolo, ma il governatore precisa: «Stiamo parlando di numeri importanti che attualmente sono in fase di definizione, anche alla luce della recente approvazione da parte della Giunta Regionale dei piani dei fabbisogni per ciascuna azienda. Una bella notizia per migliaia di infermieri». In realtà il fabbisogno calcolato dalle Asl è di circa 300 infermieri.
«Arriviamo a questo risultato grazie al piano di riordino ospedaliero e alla riduzione della spesa farmaceutica – sottolinea Emiliano – che hanno consentito di trovare il denaro per effettuare queste assunzioni. Nessun taglio nella spesa sanitaria, dunque, ma solo eliminazione degli sprechi, dei buchi dell’organico e migliore organizzazione». Le modalità sono state approfondite in una riunione con i dieci direttori generali delle aziende sanitarie pugliesi, convocata dal direttore del Dipartimento regionale Politiche per la Salute, Vito Montanaro.
«Il concorso unico regionale sarà centralizzato e affidato ad un’unica azienda» ed è stata individuata «la Asl Bari – spiega Montanaro – perché ha già una piattaforma informatica pronta all’uso, avendo appena svolto il concorso per infermieri a tempo determinato». «Il supporto tecnico – ha aggiunto – potrà essere fornito sia dall’Azienda Policlinico di Bari sia dall’Irccs di Castellana Grotte. Il concorso unico prevederà una percentuale da destinare alla mobilità extraregionale».
«Il concorso unico – precisa Montanaro – sarà preceduto da una procedura di mobilità infraregionale con sospensione del trasferimento degli infermieri fino al completo espletamento del concorso, in modo da evitare di lasciare buchi in organico. In altre parole, solo quando arriverà l’infermiere assunto per concorso, il collega che ha partecipato alla mobilità, potrà andare via. Anche questa procedura di mobilità, differente dunque da quella concorsuale, sarà affidata, con grande probabilità, alla Asl Bari». A breve, si legge nella nota della Regione, si procederà a riattivare il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali.