Nel rione Madonnella regna la pax mafiosa e torna a comandare il sodalizio criminale Parisi-Palermiti, dopo la guerra scoppiata meno di un anno fa e che ha provocato un morto e due feriti.
La novità emerge dalla relazione della Dia, gli investigatori Antimafia ricostruiscono quanto accaduto tra il 2018 e il 2019. Secondo gli inquirenti, gli equilibri si sono rotti quando Alessandro Rafaschieri, 33 anni, figlio del boss Vincenzo Rafaschieri ucciso in una sparatoria il 17 maggio 1994 in piazza Diaz, e il fratello Walter, assieme a Giovanni Di Cosimo, 40 anni, decidono di rompere la storica alleanza con i Parisi per aprire le porte del rione agli Strisciuglio. Una nuova alleanza decisa dai più giovani dei clan che scatena l’offensiva dei Palermiti e che non trova il sostegno di Emanuele Rafaschieri, zio di Alessandro e Walter e fratello di Vincenzo. Le tensioni degenerano rapidamente e dalle parole si passa alle pistolettate. La faida scoppia il 18 settembre del 2018 con il ferimento in via Dalmazia di Andrea Fachechi, 29 anni. La risposta arriva il 24 settembre con l’agguato a Carbonara ai danni dei fratelli Rafaschieri. Alessandro rimane ferito, Walter muore.
A quel punto la guerra è scoppiata e il gruppo dei giovani Rafaschieri spariscono dal rione Madonnella e trovano riparo al San Paolo, mentre qualcun altro fugge in Albania. “Le attività investigative – si legge nella relazione della Dia – conseguenti a tali fatti di sangue, hanno portato alla ricostruzione di alcuni summit di mafia tenuti da figure autorevoli dei vari clan, nel corso dei quali era stato ribadito che il quartiere Madonnella dovesse rimanere sotto l’egida criminale dei Parisi-Palermiti, mettendo in luce la violazione degli impegni presi da parte di giovani elementi dei Rafaschieri”.