Inaugurata oggi la prima ciclofficina di quartiere nel centro comunale polifunzionale di aggregazione e accoglienza Casa delle Culture, in via Barisano da Trani 15, al San Paolo. L’iniziativa nasce dalla volontà di offrire agli ospiti italiani e stranieri della struttura, ai residenti del quartiere e a chiunque sia interessato, un percorso formativo legato alla bicicletta come strumento di lavoro idoneo a coniugare turismo sostenibile e mobilità dolce.
A partire da giovedì 18 luglio, ogni martedì e giovedì si terrà il corso pre-professionalizzante a cura dei membri di Veloservice.
“Dopo la sartoria sociale, la biblioteca interculturale e l’orto sociale – ha commentato l’assessore Francesca Bottalico – oggi inauguriamo un nuovo spazio e una nuova realtà nell’ambito della Casa delle Culture. Questo centro polifunzionale, ideato e avviato poco più di due anni fa dall’assessorato al Welfare, è riuscito nei fatti a promuovere un nuovo approccio sociale e culturale alle pratiche di accoglienza, ed è oggi riconosciuto come una pratica innovativa non solo dai cittadini baresi ma anche sul territorio nazionale. In particolare, la ciclofficina rappresenterà un nuovo spazio sociale e di incontro, un servizio utile per chi sceglie le due ruote e, al contempo, una buona opportunità per tanti giovani, migranti e non, che potranno acquisire competenze e abilità da sfruttare anche in un prospettiva lavorativa. Per questo desidero ringraziare i gestori di Casa delle Culture e i ragazzi di Veloservice per aver pensato a questa iniziativa molto interessante”.
La ciclofficina rientra in un percorso formativo più ampio della Casa delle Culture che, in poco più di due anni, ha accolto 140 persone migranti, garantendo loro supporto e accompagnamento sociale e legale nell’ottica di favorirne un percorso di autonomia e di inclusione.
In questo periodo di tempo, 104 persone sono state seguite e orientate lavorativamente, mediante iscrizioni a Garanzia Giovani e Porta Futuro, e coinvolte in percorsi di integrazione socio-lavorativa: 49 di loro hanno così potuto essere concretamente inserite nel mercato del lavoro. Parallelamente sono stati avviati 10 laboratori espressivi e pre-professionalizzati, si sono tenuti 116 eventi culturali e interculturali aperti a tutti i cittadini del territorio ed è stata avviata una mensa etnica, intorno alla quale si muovono altre attività partecipate e di inclusione. Inoltre, lo sportello di integrazione socio-sanitaria e orientamento legale del centro, fin qui, ha registrato circa 1620 accessi, mentre ad oggi sono 235 gli iscritti al corso di lingua italiana interno alla struttura.
Tutte le attività di Casa delle Culture – affidata in gestione all’A.t.s. costituita da consorzio Elpendù, cooperativa sociale C.A.P.S. e associazioni Abusuan e Gruppo Lavoro Rifugiati – sono caratterizzate da un lavoro di rete e reciprocità con i servizi sociali del Comune e con numerosi partner del territorio.