Digiuno e preghiera sul lungomare. Iniziativa della Caritas e della Diocesi di Bari-Bitonto che “invitano a vivere due segni in giorni in cui sentiamo più forti le preoccupazioni legati ai nostri fratelli e sorelle immigrati”, si legge in una nota.
“Sentendo anche noi quella “immensa tristezza” di cui parlava pochi giorni fa papa Francesco a seguito dell’immagine di quel papà con la figlioletta di due anni riversi morti nel Rio Grande – prosegue la nota – accogliamo il suggerimento a pregare per questi nostri fratelli chiedendo al buon Dio un sussulto di umanità nelle nostre scelte”.
Lunedì primo luglio è prevista una giornata di digiuno e un momento di riflessione e preghiera in silenzio dalle 20.30 alle 21.30 sul lungomare in largo Giannella. “Non è una manifestazione contro nessuno – spiegano ancora – Piccoli gesti per non rinunciare a farci accoglienti”.
Intanto sono sbarcati a Lampedusa i 40 migrati a bordo della Sea Watch, che era ferma da tre giorni al largo. La capitana della nave Sea Watch, Carola Rackete, è in stato di arresto per violazione dell’Articolo 1100 del codice della navigazione: resistenza o violenza contro nave da guerra, un reato che prevede una pena dai tre ai 10 anni di reclusione.
“Comportamento criminale della comandante della Sea Watch, che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza. Ha fatto tutto questo con dei parlamentari a bordo tra cui l’ex ministro dei trasporti: incredibile”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Carola Rackete, potrebbe essere trasferita in carcere e processata per direttissima. A Carola Rackete potrebbe essere contestato anche il tentato naufragio della motovedetta della Guardia di Finanza, speronata dalla nave durante la manovra di attracco.