“Siamo in 10 mila. Per una Bari antifascista, femminista e in difesa dei migranti”. Così Matteo Negri, portavoce del Gay Pride 2019, racconta le diverse anime all’interno del corteo che ha invaso le strade del centro e il lungomare.
Un festa a tutela dei diritti Lgbt “arcobaleno” ma non solo. Pochi lustrini e parrucche, l’esibizionismo è stato solo un aspetto della manifestazione che ha attirato curiosi da tutta la Puglia con rappresentati anche da Basilicata, Sicilia, Campania. Da un lato la canzone simbolo dei Village People “Y.M.C.A.”, dall’altro il coro che tra gli applausi ripropone “Bella Ciao”.
All’evento hanno preso parte anche il sindaco Antonio Decaro e parte della nuova giunta. Il corteo simboleggiato da un polpo multicolore è partito da piazza Umberto alle 17.30 attraversando il lungomare fino al parco Perotti. La madrina del Bari Pride è Porpora Marcasciano, presidente onoraria del MIT (Movimento Identità Trans).
A livello internazionale l’evento è dedicato alla celebrazione dei 50 anni dai moti di #Stonewall, la rivolta che ha portato alla nascita del movimento Lgbtqi. La festa conclusiva ufficiale si terrà a villa Rotondo (C.so Alcide De Gasperi 431) a partire dalle 22 a ingresso gratuito.