“Se qualcuno pensa di ricattare un Paese sovrano come l’Italia, che ha un interesse strategico su quella fabbrica, minacciando di andare via, probabilmente dopo aver preso l’elenco dei clienti, deve sapere che nel seguito avrà contro il governo italiano, la Regione Puglia, e tutte le persone per bene d’Europa. Perché non è questo il modo di comportarsi”. Così il governatore pugliese Michele Emilano commenta le dichiarazioni dell’ad di ArcelorMittal Europa sulla possibile chiusura dell’impianto di Taranto.
Ieri sera «ho sentito il capo di gabinetto del ministro Luigi Di Maio e ho dato la mia disponibilità a una dichiarazione congiunta, perché vorrei che Governo e Regione Puglia avessero la stessa posizione per respingere questo ricatto, orribile e inaccettabile». Così Emiliano commenta le dichiarazioni dell’ad di Arcelor Mittal per l’Europa, Geert van Poelvoorde, secondo il quale l’Ilva di Taranto chiuderà nel prossimo settembre, quando entrerà in vigore la legge che ha abolito l’immunità penale accordata ai dirigenti del gruppo siderurgico che ha rilevato l’ex Ilva.