Questa è la storia di un disabile tedesco che vorrebbe visitare l’Italia in treno. Un sogno che però si sta scontrando con la burocrazia italiana. Sì perché in Italia un disabile per viaggiare in treno con accompagnatore (pagando un solo biglietto e non due) ha bisogno della carta blu. Solo che per richiederla è necessario esibire dei documenti in originale. Ma se si è stranieri come si fa? A svelarlo il parente del disabile che ha voluto raccontare la sua storia.
“Ho chiesto informazioni alla stazione di Bari – ci racconta – e mi hanno riferito appunto che ci volevano documenti in originale per richiedere questa carta blu. E che non si poteva fare dalla Germania ma solo dall’Italia. Ma ovviamente è impossibile per un disabile venire apposta apposta per sottoscrivere questa carta blu. Potevo farlo allora anche io su delega, solo che mi doveva mandare i documenti in originale, documenti che come potrete capire sono necessari in Germania. Senza considerare che sono anche in tedesco (la dichiarazione di invalidità). Insomma mi hanno mandato da un ufficio all’altro e alla fine abbiamo capito che non era facile mica richiedere questa carta blu per un turista straniero”
Il disabile il viaggio lo può fare ma non può usufruire dell’agevolazione inerente il suo accompagnatore (se la disabilità è al 100 per cento anche l’accompagnatore viaggia gratuitamente sui treni) che dovrà quindi pagare il biglietto. “In pratica – conclude il racconto – invece di pagare un biglietto solo per lui e il suo accompagnatore, come farebbe un invalido con la carta blu, dovranno pagare entrambi”. Senza considerare i problemi legati anche all’assistenza in lingua tedesca. “Ci vorrebbe solo un po’ più di attenzione per chi è nelle condizioni del mio parente, disabile al 100 per cento – conclude il suo racconto – ha il sogno di visitare una parte dell’Italia in treno, da Firenze a Verona, ma per farlo dovrà pagare il doppio del dovuto”.