La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di fallimento della Lombardi Ecologia Srl, società pugliese di gestione rifiuti. La prima sezione civile della Suprema Corte ha infatti accolto il ricorso presentato dalla società, assistita dai professori Fabrizio Guerrera e Gianvito Giannelli, nonché dall’advisor Ignazio Pellecchia, annullando la sentenza della Corte di Appello di Bari che, reputando inammissibile la proposta di concordato preventivo presentata dalla società, aveva confermato il fallimento dichiarato dal Tribunale di Bari nel 2016.
La Cassazione, accogliendo il ricorso della società e la richiesta dello stesso procuratore generale, ha ritenuto che la Corte di Appello non avesse sufficientemente ponderato i vantaggi a beneficio dei creditori della Lombardi, così come evidenziati nel piano concordatario presentato dalla società. La proposta prevedeva la soddisfazione dei creditori mediante la realizzazione di un attivo pari a 68 milioni di euro, di cui 13 grazie all’apporto esterno di una società collegata alla Lombardi, a fronte di un passivo concordatario complessivo di 130 milioni.
La questione tornerà ora dinanzi ad una diversa sezione della Corte di Appello di Bari che dovrà valutare nel merito se gli atti compiuti dagli imprenditori, e che sono costati alla società il fallimento, «non siano pregiudizievoli per gli interessi dei creditori, essendo ispirati, al contrario, al criterio della migliore soddisfazione dei creditori» e, quindi, «non diretti a frodare le ragioni di questi ultimi».