Via libera dal Consiglio regionale alla legge sull’equo compenso per le prestazioni professionali rese in esecuzione di incarichi conferiti dalla Regione.
“C’è tutto un mondo di giovani avvocati, architetti, ingegneri e di iscritti ad ordini e albi che ogni giorno deve lottare contro lo svilimento del proprio lavoro – dichiara il governatore Michele Emiliano – accettando a volte compensi non allineati agli anni di studio e di esperienza, con contratti proposti a condizioni capestro anche dalle pubbliche amministrazioni. In Regione, nelle società controllate e partecipate e in tutte le altre pubbliche amministrazioni pugliesi invece non ci saranno casi di contratti a compenso zero, anzi i compensi saranno fissati secondo equità”.
È stata regolata per legge la corresponsione di equi compensi ai professionisti negli enti pubblici e Ono stati seguiti rigidi parametri per fissare i pagamenti che devono essere proporzionali al lavoro svolto e individuati secondo dignità.
“Non ci saranno – conclude – gli incarichi a costo zero o quasi zero, che alcune amministrazioni disinvolte avevano iniziato ad applicare, con la scusa del far fare esperienza ai più giovani. Il turn over negli incarichi che la Regione ha iniziato ad operare, per far crescere i giovani professionisti, non sarà fatto sulla pelle e sulle tasche di chi ha da poco avviato uno studio. Si tratta di una legge di civiltà, richiesta a gran voce da Ordini e Collegi professionali, e ringrazio l’assessore Giannini che si è fatto portatore delle istanze che si sono tradotte ieri in legge”.