Le dimissioni dell’assessore regionale al Welfare, Salvatore Ruggeri e, «in subordine, la revoca della delega da parte del presidente Emiliano» vengono chieste dai componenti del gruppo consigliare dei Popolari, Napoleone Cera, Peppino Longo , Mario Romano. L’accusa a Ruggeri, è di «non rappresentare più il Gruppo Popolari in Regione Puglia».
«Il gruppo – è detto in un documento – non ha bisogno di uomini soli al comando o di politiche personalistiche, ma di recuperare uno spirito federativo e partecipativo che è stato alla base della presentazione della coalizione nel 2015 a sostegno della candidatura, poi vittoriosa grazie anche al contributo dei Popolari, di Michele Emiliano alla guida della Regione Puglia». In un lungo documento, i Popolari fanno una analisi del voto alle europee e alle comunali da cui è emersa una «parcellizzazione del consenso in gran in parte dovuta a una serie di fattori che hanno finito per influenzare negativamente l’esito del voto popolare».
«Al dato elettorale – proseguono – occorre aggiungere un’analisi organizzativa-politica che coinvolge gli organi nazionali, ma non può prescindere da una sintesi efficace sul territorio regionale, dove la coalizione dei Popolari, pur avendo in Giunta un assessore di riferimento nella figura del sen. Salvatore Ruggeri, si è ritrovata spesso a rincorrere provvedimenti e atti che non venivano mai portati all’attenzione del Gruppo e a continuare a pagare un dazio sui territori da parte di chi è in Consiglio Regionale su mandato popolare». Il Gruppo prende quindi atto «del fallimento dell’azione politica del suo assessore, incapace di rendersi punto di riferimento delle istanze territoriali e muovere a un maggiore coinvolgimento dei componenti del Gruppo Popolari».