Il turismo in Puglia rischia il picco: le prenotazioni sono in calo del 13,6%. È quanto riporta un’indagine del Sole 24 Ore, curata da Jfc, su un campione di 7mila operatori. In generale le strutture hanno aumentato i prezzi (al Sud del 4,1% gli alberghi, e del 5,5% i Bed&Breakfast e gli agriturismi). In Puglia indici negativi dopo anni di incessante crescita, con il Salento che perderà oltre l’11% in termini di presenze e quasi il 14% di fatturato. Altre aree in forte sofferenza saranno quelle sarde (ad eccezione dell’area sudovest), con forti ripercussioni generalizzate. Male anche l’area balneare nord del Lazio (-2,8% di presenze e -3,3% di fatturato) ed il levante ligure (-2,2% di presenze e – 2,4% di fatturato).
Vince, come destinazione più accogliente ed ospitale Rimini, seguita da Jesolo e San Benedetto del Tronto; Riccione è considerata la località più di tendenza ed alla moda, seguita da Forte dei Marmi e Cervia-Milano Marittima; quella valutata come la più rilassante e tranquilla è, invece, Sabaudia, seguita da Budoni e dalle Isole Egadi; la località considerata più divertente e giovanile è Gallipoli, seguita da Porto Cesareo e da Cervia-Milano Marittima; la più conveniente è Alba Adriatica, poi Francavilla a Mare e San Benedetto del Tronto; la località considerata più “costosa” è Porto Cervo, seguita da Portofino e Capri; infine, la località balneare più comunicata e vista in tv ed in pubblicità è Riccione, poi Rimini e Arbatax.