Il premio di preparazione si sostanzia nel pagamento di una somma alle società che hanno formato giovani calciatori. Esso matura al momento della stipulazione di un tesseramento pluriennale.
Ebbene, la finalità di questo istituto è, come già ampliamente esposto nelle precedenti pagine di questa rubrica, quella di supportare ed incentivare la formazione di giovani calciatori e gratificare le società di settore giovanile.
Per anni, è stato previsto che le società “maggiori” pagassero un contributo alle società “inferiori”, laddove si verificasse quanto previsto dalla normativa in analisi.
La normazione del premio di preparazione ha subito negli anni una serie di modifiche dettate sia dall’esigenza di eliminare possibili espedienti volti ad ovviare a tale obbligo, che da intervenute modifiche riguardanti i premi in ambito internazionale.
In ultimo, il Consiglio Federale, nella riunione del 30 maggio, ha introdotto la modifica dell’articolo 96 delle NOIF, prevedendo che il premio di preparazione “spetti unicamente alle società della Lega Nazionale Dilettanti, per la valorizzazione di giovani calciatori passati dal vincolo annuale a quello pluriennale”. Inoltre, agli effetti del riconoscimento del premio, è stato elevato da due a tre il numero delle Società della LND beneficiarie del premio nell’arco temporale di formazione (passato da tre a cinque anni). Nello specifico, per ognuno dei club coinvolti è stata stabilita la ripartizione di una quota corrispondente ad un quinto dell’intero premio di preparazione.
Oltre a marcare l’attenzione sulle nuove disposizioni che entreranno in vigore dal 1 luglio 2019m, per mero scrupolo espositivo, giova ricordare che il diritto al premio “si prescrive al termine della stagione sportiva successiva a quella in cui è maturato”. Orbene, la società che lo ha maturato deve esercitare il proprio diritto nei termini per non dover rinunciare all’indennizzo.
Per info ed approfondimenti, scrivere a: avvocato@valentinaporzia.com