La nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti all’interno della ex Caserma Rossani inizia a diventare realtà. Il Comune ha pubblicato la gara per l’affidamento dell’incarico professionale di redazione della progettazione: l’intervento interesserà i tre edifici della ex Caserma, sottoposti a vincolo di tutela, nella zona compresa tra corso Benedetto Croce, via Giulio Petroni e via Gargasole.
A partire dalla richiesta formulata dalla direzione dell’Accademia di Belle Arti di una superficie netta di 8.420 metri quadri, lo studio di fattibilità elaborato da Invitalia (poi approvato dalla giunta comunale) ha individuato un’ipotesi dettagliata di distribuzione delle funzioni rispetto agli edifici individuati.
La progettazione dovrà ispirarsi alla massima sostenibilità ambientale e permettere un’interazione ottimale tra interno ed esterno, utilizzando soluzioni architettoniche adeguate. Inoltre, nel rispetto della separazione delle funzioni, la progettazione dovrà garantire la continuità nella fruizione tra spazi interni ed esterni e la piena accessibilità da parte delle persone con disabilità.
Tra le finalità generali degli interventi ci sono la salvaguardia dell’interesse culturale del complesso degli edifici della ex Caserma da garantire attraverso la conformità delle soluzioni progettuali al contesto esistente e le scelte, estetiche e di assetto architettonico, volte ad una chiara identificazione della futura funzione universitaria.
“Mettiamo un altro tassello importante nel mosaico che raffigurerà la nuova immagine e la nuova dimensione di uno degli spazi più importanti della città – commenta il sindaco Antonio Decaro – la ex caserma Rossani si sta trasformando sotto i nostri occhi nel più grande polo della formazione e della cultura regionale, racchiudendo in un unico luogo spazi per la formazione, l’arte, la cultura e il tempo libero dei cittadini.
Con la pubblicazione di questa gara individueremo il team dei tecnici incaricati di redigere tutti i livelli di progettazione per la realizzazione della nuova sede dell’Accademia delle Belle arti della città metropolitana, con la possibilità per il futuro di dismettere le attuali sedi dislocate tra Bari e Mola con enormi vantaggi per gli studenti, i docenti e il personale tecnico impiegato. All’interno della Rossani sorgerà così un polo didattico e artistico frequentato quotidianamente da centinaia di studenti, che con la loro energia contribuiranno a rendere la ex Caserma un luogo vitale e creativo”.
La procedura, dell’importo complessivo di 1.024.875 euro è finanziata nell’ambito del “Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana di Bari”. Il termine fissato per la presentazione delle offerte scade alle ore 12 del 1° luglio prossimo.
A partire dalla richiesta della direzione dell’Accademia di Belle Arti, è stata elaborata un’ipotesi dettagliata di distribuzione delle funzioni a seconda delle caratteristiche tipologiche e distributive degli edifici esistenti, che di seguito si riepilogano:
– edificio D: superficie lorda 1.670 mq, volumetria 11.400 mc. In origine locali officine a servizio della Caserma Rossani, presenta 5 grandi ambienti di circa 150 mq ciascuno, oltre 16 ambienti di piccole dimensioni nei corpi laterali. L’edifico, a due livelli nella parte centrale, ha una copertura a falde con lucernaio centrale (altezza alla quota di imposta del lucernaio: 8,3 m).
– edificio E. Superficie lorda 3.350 mq, volumetria 20.450 mc. L’edificio ha un corpo centrale a due livelli e due corpi laterali di un solo livello con copertura a falde. Al piano terreno è composto da 9 ampi ambienti di circa 160 mq con sviluppo longitudinale, 4 ambienti di servizio; 6 ambienti pressoché identici di 80 mq compongono il piano superiore del copro centrale. La copertura a falde dei due corpi laterali ha altezza minima di 5m e un’altezza massima di 10 m.
– edificio H. Superficie lorda 3640 mq, volumetria 2100 mc. In origine dormitorio della Caserma. L’edificio, a due livelli, è articolato in 16 ambienti (dormitori) con corridoio al piano inferiore di circa 35 mq, oltre ambienti accessori. Al piano superiore conta 8 ambienti di circa 35 mq e 5 di dimensione doppia (circa 80 mq), oltre ambienti accessori. I due livelli sono connessi verticalmente con due copri scala aggettanti rispetto alla volumetria dell’edificio.
L’ipotesi tende a tenere insieme le cattedre con tutte le funzioni anche accessorie: sono destinate alle funzioni didattiche gli edifici D ed E, mentre l’edifico H è destinato alle funzioni centrali e, solo in parte, a funzioni didattiche.